La Premier May è entrata, mani e piedi in terreno minato. Ha fatto un passo che ha fatto salire il sangue al cervello ai Tories: è arrivava a chiedere l’aiuto ai laburisti e , Jeremey Corbyn, non aspet tava altro da mesi e mesi. La May sostiene che vuole evitare l’ormai, più che vicino no deal, un disastro per il Regno Unito, con prezzi alle stelle, e difficoltà per l’UE. I due leader si sono già incontrati e, lo stesso capo dei labour, ha sostenuto che ha trovato, “Una May disponibile ad un’uscita dall’Unione Europea, molto più soffice di quella da lei inseguita con accordi bocciati a ripetizione, dalla Camera dei Comuni. I Tories, pro Brexit, non hanno negato che la Premier, ha sbagliato prima e sta sbagliando ora, e che non è mai stata all’altezza del compito. La soluzione May – Corbyn comporterebbe, l’adesione del Regno Unito all’Unione doganale Europea, che impedisce di stringere rapporti commerciali, con Paesi terzi, come gli Stati Uniti, Cina ed India. Uno stop a quello che era stato il sogno dei Tories, di poter avere le mani libere, per ottenere presunti vantaggi . Per protesta il sottosegretario, Chris Heaton- Harris, si è immediatamente dimesso dal governo, mandato al diavolo la May che, secondo l’opinione inglese, non sa nè cosa fare nè dove sta portando il Regno Unito. Secondo l’opinione dei Tories, che hanno sostenuto la May fino ad oggi, il Regno Unito doveva uscire dall’Unione Europea, come era stato previsto, sin dal 29 marzo. Ci sembra che si possa parlare, già da oggi, della caduta di una…Dea o presunta tale. La Premier, una volta che aveva trattato con l’Unione, non poteva nè chiedere e nè pretendere, un trattamento di favore. L’Unione si è comportata benissimo: ha detto che il trattato non poteva essere toccato e che era un problema tutto inglese da risolvere, con una votazione, alla Camera dei Comuni. Quello che chiedeva la May, a titolo personale, non aveva e poteva trovare alcuna accoglienza. Questa storia inglese non sarà facilmente dimenticata da un popolo e da investitori, commercianti, operatori economici e imprenditori che da mesi, non hanno un punto di riferimento per poter agire on solo per i loro interessi.