Londra – May e la politica inglese in stato confusionale

E’ sempre più complicata, l’uscita ” morbida” della Gran Bretagna, dall’Unione Europea. La data del 12 aprile è sempre più vicina e, superata quella data, gli inglesi dovrebbero partecipare alle elezioni politiche  europee. Ma il Parlamento non affronta questo argomento per la grande confusione esistente tra maggioranza ed opposizione, che mutano continuamente posizione per via degli atteggiamenti della premier May. I 27 ambasciatori dell’UE oggi, hanno valutato che Londra potrebbe puntare ad una hard Brexit, e non è affatto un caso che gli Stati membri del’UE, si stanno preparando a questa eventualità, sempre più concreta. Affrontare l’argomento l’8 sarebbe troppo presto, il 9 aprile c’è la bilaterale Cina – UE e il 12 Aprile non è superabile per via delle politiche europee. In caso di mancato accordo nel Parlamento inglese, i 27 ambasciatori, sentiti i rispettivi governi, sono del parere che occorrerà un’altra riunione per mandare, un segnale molto forte al Regno Unito, che sta vivendo dei giorni convulsi ed assolutamente non chiari per le decisioni da prendere, in una manciata di giorni. L’uscita della Gran Bretagna dall’UE, grazie alla May che ha messo sul piatto politico, la sua testa, ha soltanto creato grande confusione e danni al Regno Unito e all’Unione Europea che dovrà rivedere, il bilancio di Bruxelles, per un defezione perseguita in nmodo assolutamente non chiaro ed anzi, capace di stravolgere la stima che il mondo aveva di un popolo deciso, fino all’inizio della Brexit e alla nomina a Premier di Theresa May. Ma non è solo lei la colpevole di tanta confusione: è la politica dei britannici che non è più lineare ed è in preda, ad uno stato confusionale. Il tempo dirà di più ma, da oggi al 12 aprile, per gli inglesi saranno giorni di fuoco e le decisioni finali peseranno molto, sul futuro di un popolo, che ha politici di serie “C”. I grandi che hanno governato il Regno Unito sono solo un lontano ricordo!

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