Macerata – Panico per un killer che spara e ferisce. Minniti sul posto per garantire la sicurezza.

Terrore nella tranquilla cittadina di Macerata. Luca Traini, 28 anni, testa rasata, da un’Alfa 127 nera, spara vari colpi di rivoltella in pieno centro. Ferisce sei persone tre sono stranieri. E’ il panico. La gente fugge ed il sindaco, Romano Carancini, invita gli abitanti a rimanere in casa: scatta una forma di coprifuoco. I carabinieri si lanciano all’inseguimento del killer e lo bloccano. Lui esce dalla vettura lasciando la pistola in au to, si toglie il giubbotto e indossa una bandiera tricolore. Viene fermato dai militari dell’Arma  che lo portato in caserma qui sanno chi è: il killer risiede a Corridonia, un paesone distante pochi chilometri da Mace rata, è stato candidato, al Comune del suo paese con la Lega, è incensurato, non è schedato tra i malati mentali e non avrebbe collegamenti, con il tragico delitto, di Pamela Mastropietro, la ragazza uccisa e fatta a pezzi da Oseghale, un africano, accusato di omicidio e vilipendio di cadavere. L’arresto già convalidato dal gip per le prove schiaccianti trovate nella sua abitazione. Sul profilo Facebook  della mamma di Pamela piovono minacce contro gli immigrati:” Via i neri”, ” Devono morire”. insomma la situazione, non solo a Macerata, si riscalda man mano che passano le ore, tanto che può sfuggire di mano alle autorità. Il premier lascia un incontro elettorale, con la Bonino e torna a Palazzo Ghigi per seguire l’evolversi della situazione. Poi la decisione: il ministro per l’Interno Minniti vola a Macerata, dove giunge alle 17,30, per presiedere i lavori del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Il governo vuole evitare che, il killer Traini, venga imitato in altre zone del Paese. La situazione deve essere mantenuta sotto controllo e seguita, non solo a Macerata e nelle Marche, ma ovunque. Le prefetture sono allertate: massima attenzione. A Macerata la gente ha paura: non è mai stata interessata da così pesanti accadimenti. Lo stesso sindaco, dopo aver consulta to le forze dell’ordine, dichiara che a situazione è tranquilla e che si può tornare alla normalità. Ma non è facile perchè circolano tante voci, una tra queste, che Luca Traini era fidanzato della ragazza fatta a pezzi. Ma non c’è alcuna conferma. Infine due dichiarazioni. Salvini informato sul Killer candidato con la Lega afferma:” Chi spara è un delinquente”. La mamma di Pamela:” No alla violenza. C’è la giustizia e chi ha ucci so mia figlia dovrà scontare la sua pena, così come le residenze protette devono funzionare diversamente “.

Lascia una risposta