L’Italia dei fannulloni, dipendenti pubblici a tempo indeterminato, ha trovato un modello a Ficarra, un Comune vicino Messina. 23 dipendenti su 40 sono stati accusati, dalla Procura di Patti, di truffa aggravata e continuata ai danni di un ente pubblico, accusa aggravata anche da false attestazioni e certificazioni. In 16 sono stati sospesi dalle funzioni e tra questi tre dirigenti delle aree: tecnica, amministrativa ed economica finanziaria. I carabinieri hanno provato al gip, che ha firmato il provvedimento che, in quel Comune, si era instaurato un ” sistema fraudolento e patologico, una anarchia amministrativa dove non esistevano nemmeno i controlli”. Tutti compiacenti: andare al lavoro perchè? Tanto lo stipendio si prende ogni mese e poi c’è anche la tredicesima e il pre mio di ” produzione”. Ficarra è l’unico ente pubblico dove accade quello che carabinieri e magistratura hanno stroncato? No, assolutamente no! Sono tantissimi gli assenteisti, nonostante i reitera ti interventi, per moralizzare un settore che da tempo, fa acqua da tutte le parti. Chissà se ci sarà un governo capace di ” cambiare ciò che va cambiato” senza preoccuparsi di perdere voti. Non è af fato giusto che ci sono tantissimi disoccupati e poi chi ha, ogni beneficio, non lavori affatto ed anzi danneggi, nei loro diritti, i cittadini. Occorre rigore e non anarchia, rigore e non buonismo.