Proseguono gli scontri al confine greco – turco, tra i migranti che cercano di entrare in Europa e la polizia greca, che li blocca, con il lancio di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. L’Alto rappresentante dell’Unione Europea, Borrell ha sostenuto, durante la riunione dei ministri della Difesa UE, che i migranti vengono lanciati contro le barriere di confine come se fossero armi. La situazione si è verificata dopo che Ankara, ha fatto sapere ai migranti, che il confine turco era aperto e che potevano raggiungere la Grecia. L’Unione Europea, continuerà ad aiutare economicamente la Turchia per mantenere i profughi, ma è stato sottolineato che spingere i migranti contro il confine e costringere la polizia ad intervenire, non è una soluzione. Sulla crisi siriana che accresce il numero dei profughi è stato raggiunto un accordo a Mosca tra i Presidenti Putin e Erdogan. Dopo 5 ore di colloqui alla ricerca di una soluzione è stato stabilito che nessuna delle due parti: turchi e siriani usino la forza contro gli abitanti della città di Idlib che si trova in Siria. Erdogan ha sostenuto che “Assad vuole spazzare via i turchi da abitano la città e che il suo esercito lo impedirà”. Il Presidente Putin che ha buono rapporti con Erdogan e ottimi con Assad, ha portato termine l’accordo. Dalle 24 nessuno potrà più usare armi, per questioni umanitarie, che vengono prima di controversie territoriali. I militari dei due eserciti dovranno arre trare di 6 chilometri dalla città, creando una zona cuscinetto, tanto da allontanare i militari dei due Stati. E e ci sarà il pattugliamento dell’autostrada che passa vicino Idlib. Accordo che poteva raggiungere, soltanto il Presidente Putin, he ha contrbuito, in modo sostanziale, a salvare il Paese di Assad dallo pseudo califfato e che mantiene, buoni rapporti con il Presidente della Turchia Erdogan che, nonostante Paese Nato, non disdegna affatto di ricorrere al Presidente russo per risolvere i problemi del suo Stato.