Tra il Premier Conte e il ministro degli Esteri Di Maio c’è stata tensione. il Presidente del Consiglio aveva indicato, per ottenere nuove entrate necessarie per una legge di Bilancio credibile, di tassa re di più anche le merendine che consumano i ragazzini. Il ministro e capo del M5S era subito intervenuto, rammentando a Conte, con un vero monito, che non deve aumentare sulla ma anzi biso gna far diminuire tasse e spese”. Per poi aggiungere:” Se poi c’è un progetto per disincentivare alcune fonti dannose, i problema va affrontato nell’ambito di un progetto ad ampio respiro. Non si possono imporre balzelli per fare cassa. La legge d i Bilancio – ha proseguito il ministro Di Maio – deve migliorare la qualità della vita degli italiani, aiutare le aziende per farle assumere nuovo per sonale, abbassando il cuneo fiscale”. Chiaramente, durante il viaggio, Roma New York che hanno fatto insieme il Premier e i ministro Di Maio si sono chiariti tanto che Conte, dagli Stati Uniti ha fatto giunger un messaggio preciso:” Su merendine ed altro se ne dovrà parlare.”Poi rivolto alla stampa il Premier ha detto:” L’Italia vuole la leadership mondiale sul tema del green deal. Questo non significa tassare il nostro sistema produttivo per liberare risorse, ma significa creare iniziative per orientare tutto il sistema in questa direzione”. Poi alla domanda se vedra Trump, Conte ha risposto:” Si certamente”. Infine Di Maio, riprendeo il tema delle tasse e dei due pareri diverse espressi ha detto:” Ci vedete in contrasto? Non credo”.