New York – ONU. Tregua umanitaria in Siria approvata all’unanimità

Finalmente! Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità una tregua umanitaria, per almeno 30 giorni, in tutta la Siria. Da subito, almeno questo è stato scritto, devono cessare bombardamenti, lan cio di missili e l’uso di artiglieria così come l’attività, dei tanti uomini in divisa, presenti in Siria. Lo stop riguarda anche il distretto di Ghuta, dove operano i ribelli, martellati dai lealisti e alleati. Non è stato facile raggiungere l’unanimità: le forze governative e il blocco alleato, ritenevano che una lunga tregua avrebbe concesso un vantaggio ai ribelli. Ma la situazione era giunta al limite del pensabile, in una nazione ormai ri dotta ad un immenso cumulo di macerie. Lo stesso Vaticano, e personalmente Papa Francesco, ha cercato di ottenere questa tregua che, in cuor suo, dovrebbe mettere fine per sempre alle operazioni militari. Secon do fonti ufficiali, negli ultimi sette giorni, nel distretto di Ghuta, i morti civili sarebbero circa 500 e tra questi oltre 100 i bambini. La Siria di Assad, sarà divisa, in sfere di influenza, ma non sarà smembrata: lo Stato manterrà intatti i suoi confini. Una guerra combattuta, da tanti eserciti e milizie, sostenute, pagate ed armate da Stati che puntavano allo ” spezzatino” della Siria. Assad deve molto, all’alleato russo, che non ha ce duto nè per la sua sostituzione e nè per una divisione territoriale, La Russia di Putin ha investito tantissimo, per ottenere questo risultato, che comprende anche la sconfitta dello stato islamico. Non è affatto un ca so, che il prezzo concordato tra Putin e Assad, riguarda le basi della Marina, Aviazione e truppe di terra attestate, nella fascia di territorio siriano, che si affaccia sul Mediterraneo. Il sogno degli Zar e della Russia di Stalin di avere basi sul Mare Nostrum lo ha realizzato Putin, puntando su una vittoria indiscussa,  subito riconosciuta anche dagli Stati Uniti.

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