Si sono verificati i primi 4 casi di contagio da coronavirus, nello staff della Commissione UE. E’ accaduto quello che era stato previsto ed inevitabile in luoghi dove, c’è il virus, e si lavora a stretto contatto di gomito senza nessuna precau zione. La comunicazione ufficiale è stata data, dalla stessa Commissione, con una mail a tutti i dipendenti. Altre tre dipendenti sono in attesa di avere i risultati delle analisi, dopo aver fatto il tampone. A tutti i funzionari o politici che sono venuti a contatto, con i casi positivi, è stato chiesto di restare a casa, in autoisolamento, per 14 giorni e di tenere con loro i figli. La Commissaria alla Salute dell’Unione Europea, Stella Kyriakides, ha dichiarato:” E’priorità assoluta di rallentare l’espansione del coronavirus. Le decisioni prese dai governi, sono state prese alla leggera ed invece vanno osservate alla lettera”. Non c’è più alcuna nazione dove il virus non sia presente e, in pochi Stati europei come nell’America del Nord, lo Stato non si fa carico dell sanità in generale e nemmeno delle verifiche, in caso di epidemie o Pandemie, con il tampone e relativa conferma analitica, molto più precisa. Ad esempio negli Stati Uniti, i milioni che non pagano l’assicurazione, non sanno se sono malati e, se asintomatici, diventano ” untori” senza saperlo. Attualmente chi era assicurato e si è sottoposto al test ed ha saputo di essere stato contagiato. Secondo l’Amministrazione Trump, sarebbero un migliaio non di più. Inoltre il Presidente, nonostante in Michigan e Massachusetts sia stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria, non ha interrotto la sua campagna elettorale ,che assembla, gomito a gomito, i suoi fans come avviene in ogni campagna presidenziale in Usa.
Roma – Governo e minoranza si sono confrontati. Accordo no ma questa è democrazia
Magggioranza e minoranza si sono incontrati a Palazzo Chigi, in un’atmosfera non proprio amichevole ma, nel pieno rispetto dei diversi ruoli. Per la maggioranza, intorno allo stesso tavolo: il Premier Conte, i ministri Gualtieri, D’Inca, Rapporti con il Parlamento e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Fraccaro. Per la minoranza, il leader della Lega Salvini, la segretaria di FdI Meloni e il vice presidente di FI Tajani. Insieme, alla delegazione di minoranza, anche i capigruppo di Camera e Senato. Le due parti hanno discusso e la minoranza ha insistito, su un punto che ritiene fondamentale, così come chiesto dai governatori e dai sindaci dei grandi Comuni di Cd:” Chiudiamo tutto, ma proprio tutto per 15 giorni, e poi ripartiamo con tanta voglia di riconquistare, la nostra libertà di fare politica e sollecitare investimenti, privati e di Stato. Salvini ha marcato questo punto:” Occorre un commissario ad hoc, un uomo come Bertolaso, capace con la sua esperienza, è l’uomo giusto per rilanciare il Paese. Soprattutto, Tajani e Meloni, hanno significato che occorrono decreti molto severi per far rispettare, le norme ” salva tutti”per chi vuole continuare a fare ciò che vuole. Così come è stato significato, dal Cd,, che le foto delle carceri a soqquadro,, che hanno fatto il giro del mondo, non ci hanno fatto certamente bene. Anche se, già da oggi, a parte gli evasi da Foggia, la situazione è tornata sotto controllo. Conte ha ascoltato e preso appunti. Davanti alla richiesta di norme più stringenti, nei confronti della popolazione, perchè stia a casa e non violi le decisioni necessarie, ha accennato un no, perchè metteva in dubbio quanto assunto dal governo in carica. Così anche per la nomina, di un commissario ad hoc, nella persona di Bertolaso c’è stato il no sull’uomo senza giudicare le capacità ma la posizione politica. Il fatto importante è che maggioranza che governa e minoranza si siano confrontati. Non è importante, che non abbiano trovato un accordo, chi avrà ragione lo sapremo tra dieci o quindi giorni. Se l’epidemia scemerà fino a numeri insignificanti avrà avuto ragione il governo, diversamente, il suggerimento delle minoranz,e meritava più ascolto. Dopo l’incontro le dichiarazioni dei vari esponenti del Cd sono state improntate solo a sostegno delle loro tesi: “…il governo sbaglia e noi, con spirito collaborativo, abbiamo portato dei suggerimenti utili ad uscire da questa situazione che, tra l’altro, avrà uno strascici di indebitamento per miliardi e non ci saranno quelli, per la ripartenza. Da Palazzo Chigi c’è stata una messa a punto: il governo o il Premier non hanno detto di no nè alla nomina di un coordinatore ad hocper l’epidemia e nè ad inasprire il modello da seguire, se non giungeranno si risultati che l’esecutivo si aspetta. Tra l’altro, si tratta di norme di comportamento suggerite dagli esperti della sanità, ed elogiate dall’Oms. Intanto il ministero della Sanità, perfettamente consapevole che, sanitari e infermieri, stanno per andare in tilt, dopo essere stati in trincea dall’inizio dell’epidemia, sta accelerando, l’assunzione del personale necessario, per consentire turni di riposo a chi è andato ben oltre le sue forze. Dalla Cina sono in arrivo strutture, per aiutare la respirazione dei pazienti che ne hanno bisogno e 100 mila mascherine. Il confronto tra governo e opposizione, non poteva mancare di toccare anche lo stop ai mutui, tasse, misure per aiutare le famiglie e le attività produttive. L’importante, per la democrazia, è che maggioranza ed opposizione hanno parlato e discusso su un problema così rilevante che riguarda tutti gli italiani. Ci voleva l’accordo? No, Non se lo poteva spettare nessuno ma ora, le posizioni sono chiare, e in un Paese libero e maturo, davanti ad una epidemia di questa portata, il confronto non può che considerarsi positivo.
Roma- In parte italiani ha rispettato il nuovo ” stile”. L’epidemia in UE da scoprire
La situazione illustrata, dal Capo della Protezione civile e commissario straordinario al coordinamento della sanità, è impietoso. I malati sono 8.514 cioè 529 più di ieri. In tutto tra contagiati, vittime e guariti è stata toccata e superata quota 10.000, il che non è veramente poco. Ormai il nostro Paese è tagliato fuori, da tutte le altre nazioni: chi è fuori dai confini è stato messo in quarantena e chi, vorrebbe rientrare, non lo può fare: le compagnie aeree non utilizzano più i nostri aeroporti per questioni strettamente legate al coronovirus. “Saltano” i nostri scali la British Airwais, Ryanair, Eaijjet, Jel e Air France. Tutte le altre Nazioni, sconsigliano viaggi in Italia, per il problema contagi. Non poteva essere diversamente dal momento che viene pubblicato, dall’Oms che i morti nel Mondo, sono arrivati a 4.000 con un numero di contagiati che è tutto da verificare, per varie ragioni. Le nazioni che confinano hanno chiuso i varchi di accesso ed il Dpcm affida, le sorti della intera Nazione, al rispetto di una nuova cultura estranea alla nostra, calda ed accogliente, alla fredda e distaccata di altri Paesi, non mediterranei. Nemmeno a dirlo questa mattina un gruppo di ragazze che frequentano un liceo, si sono date appuntamento per una passeggiata. Appena si sono viste, una corsa ad abbracciarsi e con gli zainetti sulle spalle, si sono aviate in allegria verso un parco pubblico. Le raccomandazioni del Premier, del ministro della Salute, dei sanitari: tutto in fumo. Ma va anche detto che non è un comportamento che riguarda, gran parte, della popolazione. Gli anziani, con la loro saggezza, anche perchè sanno che sono in grave pericolo, hanno osservato scrupolosamente i consigli: sono rimasti a casa ed hanno passato la giornata, tra una lettura e molta televisione. In parte non hanno rinunciato a fare la spesa ma non preso il ” solito” caffè al ” solito” bar e non sono andati a fare la ” solita” partita a carte. No questo no. Ma, da quello che si è appreso da chi si occupa di sondaggi, gli anziani scalpitano e vorrebbero uscire, vedere gli amici e sgranchirsi le gambe. Intanto seguono l’andamento di questa epidemia che li ha privati, anche della visita di figli, nipoti parenti ed amici. Scalpitano anche, i sindaci e governatori delle regioni del Nord, Lombardia in testa, che sin dall’inizio dell’epidemia hanno detto, “…la Lombarda, come il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e Piemonte non si piegheranno ma continueranno a produrre”. Oggi il discorso è stato invertito:” chiudiamo tutto quello che si può chiudere per 15 giorni e poi ripartiamo alla grande”. Ma i conti con il Covid – 19 , cioè con un nemico subdolo che non si conosce, ma colpisce, ha delle regole sanitarie che ora riguardano il solo comportamento, da cambiare, in attesa che arrivi il vaccino, che non è dietro l’angolo così come un antivirale ad hoc tutto da scoprire. Così per il momento tutti dobbiamo stare in casa, non avvicinare nessuno, isolarsi il più possibile e limitare al minimo il passaggio da strade e piazze, peraltro semi deserte, come avviene alle 8 della domenica mattina. La Presidente della Commissione Ue, Von der Leyen, è importante ha ribadito, ancora oggi, che l’Unione Europea ci è vicina e che ci aiuterà economicamente, anche se fare i conti oggi, davanti ad una vera catastrofe, è impossibile. Gli altri Stati europei, non stanno meglio di quello che l’Italia dichiara ogni giorno. Da noi i tamponi li paga la Sanità pubblica e siamo arrivati ad oltre 25 mila. In altri Stati dell’Ue i tamponi li paga chi li vuole fare e quindi i dati reali non si conoscono. Ma anche negli altri Stati l’epidemia c’è, fa ammalare un numero x di persone ed uccide. Se quegli Stati dell’Ue, facessero come fa in l’Italia i dati, purtroppo, sarebbero completamente diversi e i numeri dei contagiati, guariti e morti salirebbero vertiginosamente.