Roma – Il Covid – 19… falcia. Situazione non migliorata, domani si vedrà

Consiglio straordinario dei ministri UE per la Salute. Il ministro Speranza ha sollecitato tutti ad affrontare l’emergenza, “con la massima sollecitudine, ed occorre – ha aggiunto – solidarietà  e collaborazione tra tutti gli Stati membri ed un più forte e veloce coordinamento europeo”. Ed ha aggiunto:” Occorre un puntuale e tempestivo  funzionamento del meccanismo  per la protezione civile. E’ il momento della solidarietà  globale  per organizzare una risposta  efficace”. La commissaria  Ue alla Salute Kyiriakides, unitamente al commissario Lenaricic ,hanno sostenuto:” la situazione è seria e gli altri Paese guardino  all’Italia che ha assunto provvedimenti drastici”. Non c’è che dire, il Covid – 19 possiede, a diffe renza di tanti altri virus, una capacità di contagio, estremamente superiore. Basti un dato che  ha pochi  riscontri, sopravvive su superfici, anche per giorni e, di conseguenza, bisogna disinfettare non solo le mani ma anche la maniglie di porte e finestre e, far passare questo tempo, in isolamento per cercare di non correre rischi. E’ indubbio che non è mortale al 100% ma è, particolarmente letale, per una popolazione molto anziana, come quella italiana, mantenuta in vita, dalla sanità pubblica, anche con spese ingenti, e con medicinali sofisticati. Questa vasta parte della popolazione, non aveva nulla da temere, se non un decesso naturale, in condizioni di normalità sanitaria ma, ora la situazione è completamente cambiata, con questo nuovo virus  che non è ancora completamente noto. Per questa ragione, e per la facilità del contagio, c’è un comportamento, in dieci punti che va rispettato. Si tratta di cambiare il comportamento tipico degli italiani che va modificato,  per il bene di anziani e vecchi, un abbraccio può costare un contagio e forse una vita. La situazione da ieri ad oggi, dati forniti dal Commissario non è migliorata, anzi, ed eccoli: 3.9016 più 620 in 24 ore; 523 i guariti più 109 i decessi 197 quindi 41 più di ieri. L’età dei deceduti è compresa tra i 62 e i 94 anni, tutti con una salute cagionevole, per malattie precedenti. A questo primo elenco vediamo ora dove si trovano: 462 in terapia intensiva il che significa che hanno bisogno di un supporto per respirare, 2.394 hanno dei sintomi e quindi sono tutti in ospedale e 1060 in isolamento domiciliare, il che non significa che sono abbandonati ma raggiunti, da team  formati, da medici e infermieri. Allo stato delle cose – ha precisato Borrelli – non ci sono criticità per i posti letto ospedalieri. Domani sapremo come è andata nelle zone rosse, cioè se i contagi non ci sono stati e se la popolazione, stretta in una cintura sanitaria, potrà sentirsi più libera di circolare. Il punto è nelle stesse zone o anche fuori dalle aree delimitate? Queste decisioni spettano ai sanitari. Certo è che la situazione non è piacevole ma bisogna avere, costanza e perseveranza,  soprattutto tanta pazienza e attenzione. Un virus che dovrebbe cambiare le abitudini degli italiani: questo è il punto più delicato. Questa sera un figlio ha visto la mamma ed è andata a salutarla… la madre  lo ha abbracciato e quando il figlio le ha ricordato che deve stare attenta. La mamma gli ha risposto:” Ti ho cresciuto, ho fatti grandi i tuoi figli ed ora non posso abbracciarti? Non lo farò mai: se devo morire, preferisco farlo, dopo che ti ho abbracciato!”. Ecco, la risposta di una…. o… di tutte le mamme italiane? Ed i sanitari lo sanno bene che il comportamento non si cambia, anche se sbagliato, dall’oggi al domani.

Roma – Coronavirus presente ovunque. Oltre 100 mila casi. Messaggio del Presidente Mattarella

Il Coronavirus è presente in ben 91 Paesi e, i contagiati hanno superato quota 100 mila, i decessi sono stati 3.883. Una vera guerra se si considera che questo virus è arrivato fino alla  Nuova Zelanda, Canada, Argentina, Russia. In cima ai contagi c’è la Cina, il secondo posto è della Corea del Sud ed il terzo è dell’Italia che ha assunto, solo da ieri, misure drastiche, per evitare contagi anche se va ripetuto che, molto dipende dal comportamento delle persone: niente strette di mano, niente abbracci e baci anche sulle guance. La facilità che mostra, questo coronavirus, che è riuscito ad arrivare fino alle isole francesi di Saint Barthelemy, zona caraibica, così come ha fatto la sua comparsa in Danimarca  per non parlare degli Stati Uniti, dove i decessi sono già 14.  California, Florida e Stato di Washington hanno dichiarare lo stato di emergenza. Il coronavirus è presente, da oggi, anche in Vaticano dove c’è un contagiato. In Italia le misure adottate dovrebbero dare dei risultati positivi, entro una decina di giorni, ma nessun virologo o ricercatori sarebbe pronto a metterci la firma. All’Istituto Spallanzani sono arrivati in 31, tutti positivi, al Covind – 19 mentre altri 34 sono in osservazione. Le condizioni cliniche, come da comunicato, sono abbastanza buone meno 7 che presentano, polmoniti bilaterali, con necessità di supporto respiratorio. Ma i sanitari dello Spallanzani, hanno detto subito che non c’è assedio e che i numeri sono contenuti. Sul problema è intervenuto anche il Presidente della Repubblica, Mattarella che ha affermato:” L’Italia attraversa un momento impegnativo  e l’ora della responsabilità. L’ insidia di un virus nuovo provoca preoccupazione e richiede responsabilità.  Dobbiamo evitare – ha proseguito il Capo dello Stato –  uno stato di ansia immotivato e controproducente. L’Italia sta affrontando questo momento con impegno e doverosamente tiene al corrente  i connazionali dell’andamento dei contagi. Il governo ha  indicato il comportamento da tenere e il mio invito, rivolto a tutti, è di seguire le indicazioni. Ci vuole unità di tutti e l’Italia ha la capacità e risorse per uscire, da questa situazione, a testa alta”. Non c’è dubbio che è così.  Va rilevato che la coalizione di governo se chiede, per approvazioni celeri in Parlamento, il contributo dell’opposizione  e chiede che collabori deve anche  accogliere i consigli, se giusti, che vengono dati da quelle forze che non sono nella stanza dei bottoni. Ecco come l’Italia, cogliendo questa situazione complicata, potrebbe fare quel salto di qualità di essere prevenuti, su qualsiasi proposta, giunga dai banchi della minoranza. Ci riusciranno? Forse. Ma se accadesse sarebbe, per la democrazia italiana, come iniziare un altro giorno.

Mosca – Scontri migranti – polizia greca. L’UE tratterà. Putin:”Stop guerra a Idlib”

Proseguono gli scontri al confine greco – turco, tra i migranti che cercano di entrare in Europa e la polizia greca, che li blocca, con il lancio di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. L’Alto rappresentante dell’Unione Europea, Borrell ha sostenuto, durante la riunione dei ministri della Difesa UE, che i migranti vengono lanciati contro le barriere di confine come se fossero armi. La situazione si è verificata dopo che Ankara, ha fatto sapere ai migranti, che il confine turco era aperto e che potevano raggiungere la Grecia. L’Unione Europea, continuerà ad aiutare economicamente la Turchia per mantenere i profughi, ma è stato sottolineato che spingere i migranti contro il confine e costringere la polizia ad intervenire, non è una soluzione. Sulla crisi siriana che accresce il numero dei profughi è stato raggiunto un accordo a Mosca tra i Presidenti Putin e Erdogan. Dopo 5 ore di colloqui alla ricerca di una soluzione è stato stabilito che nessuna delle due parti:  turchi e  siriani usino la forza contro gli abitanti della città di Idlib che si trova in Siria. Erdogan ha sostenuto che “Assad vuole spazzare via i turchi da abitano la città e che il suo esercito lo impedirà”. Il Presidente Putin che ha buono rapporti con Erdogan e ottimi con Assad, ha portato  termine  l’accordo. Dalle 24 nessuno potrà più usare armi,  per questioni umanitarie, che vengono prima di controversie territoriali. I militari dei due eserciti dovranno arre trare di 6 chilometri dalla città, creando una zona cuscinetto, tanto da allontanare i militari dei due Stati. E e ci sarà il pattugliamento dell’autostrada che passa vicino Idlib. Accordo che poteva raggiungere, soltanto il Presidente Putin, he ha contrbuito, in modo sostanziale, a salvare il Paese di Assad dallo pseudo califfato e che mantiene, buoni rapporti con il Presidente della Turchia Erdogan che, nonostante Paese Nato, non disdegna affatto di ricorrere  al Presidente russo per risolvere i problemi del suo Stato.