Roma – No ad un accordo per la crisi sanitaria – economica. La Fed taglia i tassi di 50 punti

La federal Reserve ha deciso misure eccezionali, mai prese dopo la crisi del 2008, per aggredire la crisi determinata dal coronavirus. Ha tagliato i tassi d’ interesse di 50 punti, portando così il costo del denaro, all’1 – 1,25%. Una notizia che ha fatto brindare, le borse europee, tutte in forte rialzo. Questa decisione precede la riunione di ministri e governatori dei G7 . La dichiarazione della Banca centrale americana è stata estremamente decisa:” I fondamentali  dell’economia Usa restano solidi”.  Una buona notizia anche per l’Unione Europea e per tutti gli altri Paesi, in difficoltà economica, per affrontare i costi imposti, dalla diffusione del Covid – 19 ma soprattutto per lo sconvolgimento che sta portando in tutto il mondo, per gli interscambi personali, propedeutici, a quelli commerciali. I governi sono in allerta massima, ed in particolare in Italia c’è stato un Cdm,  poi “allargato” a tutte le componenti che hanno rappresentanti in Parlamento. Il clima avvelenato, più dai politici che dal coronavirus e da soluzioni, molto distanti, tra la maggioranza ed opposizione, non hanno consentito di raggiungere un percorso condiviso. La coalizione ha proceduto secondo la strada tracciata: interventi per pmi, agricoltura e famiglie nonchè  difesa ad oltranza del made in Italy. L’opposizione ha espresso il suo “no” ,a misure insufficienti, che non saranno in grado di far ripartire l’economia italiana che ha necessità di una cifra molto più altra, dei 3.600 miliardi, per poter sperare in un domani migliore. A nulla è valso il discorso della maggioranza che, intanto si parte e non sono esclusi altri interventi per evitare, la crescita zero o, tornare, alla temuta recessione. Le opposizioni hanno tenuto il punto: non posti di potere o grandi ammucchiate ma provvedimenti economici seri, per far ripartire l’economia in grande sofferenza. Basti un solo dato confessato da un industriale: i suoi rappresentanti non riescono a raggiungere, la clientela all’estero, perchè non appena presentano i documenti o, vengono posti in quarantena o reimbarcati, per rientrare in Italia. Certo non possono bastare i pannicelli caldi per superare difficoltà così pesanti. Intanto, che maggioranza ed opposizione, discutono su come si dovrebbe agire per rilanciare l’economia. Ognuno di noi può aiutare il Pese ad evitare contagi. La cosa migliore  sottolineata dagli esperti è l’autoisolamento. Uscire il meno possibile e chiunque s’incontra, evitare le effusioni tipiche, della nostra cultura mediterranea. Un nuovo comportamento che ha già preso piede: lauree discusse online, interrogazioni dei professori e compiti dati e valutati  online, spesa  ordinata via telefono, portata fino alla porta di casa, giovani familiari che aiutano genitori o nonni, nel rifornimento necessario. Diciamolo la nostra vita è già cambiata ed è molto probabile che verrà fuori, un nuovo modello a cominciare, oltre che dall’istruzione, con il telelavoro. Se gli italiani seguiranno i consigli, più volte ripetuti dagli esperti, non solo del ministero della Salute, ma anche da cattedratici, sarà molto più facile, evitare contagi e giungere al pareggio, tra nuovi malati e guariti. Per dirla in breve: non basta lo sforzo, enorme ed encomiabile, della sanità pubblica, non bastano nemmeno le misure governative, occorre che il popolo partecipi attivamente, con responsabilità a sconfiggere questo coronavirus, che ci sta ricordando la nostra estrema fragilità. E’ indubbio che, un accordo politico nazionale, avrebbe aiutato a realizzare, un salto culturale tra chi ha, responsabilità di governo e chi di opposizione. Forse, questa circostanza non è stata favorevole per superare l’eterna contrapposizione. L’importante è che vincano gli italiani, desiderosi di tornare alla normalità, nonostante i pregi e difetti, che noi stessi ben conosciamo.

Roma – Caccia al vaccino anti Covid – 19. Tutti i Paesi in allarme per i contagi

Il bollettino della Protezione civile ci dice, la situazione ad oggi, della ” guerra” contro il Covid – 19.  I malati sono 2.263, guariti 160, decessi 79. In terapia intensiva  il 9%  e non ci sarebbe il pericolo di criticità per l’utilizzo di queste speciali attrezzature ospedaliere. I tamponi effettuati  23.345. In isolamento a casa sono in 1000 e, per la prima volta, è giunta notizia, che ha sconcertato i sanitari: a Bergamo, una neonata, è risultata positiva. Allo Spallanzani ci sono stati 11 ricoveri, tutti provenienti dal Nord Italia, e si tratta di pazienti positivi, in buone condizioni generali, meno due, che hanno polmoniti bilaterali ed hanno necessità, di supporto, per poter respirare. Inoltre due giudici del tribunale di Milano sono risultati positivi al coronavirus. E’ scattato subito l’allarme, al piano dove lavorano. La speciale squadra che disinfetta è entrata in azione ed ha iniziato, dagli uffici che vengono utilizzati dai due giudici fino alle aule dove di norma hanno le udienze. Anche il personale che lavora con loro, sono stati sottoposti a controlli medici ,e  posti in isolamento. l’allarme è alto in tutto il mondo i contagi hanno superato i 93 mila secondo uno studio, portato a termine  negli Stati Uniti dove opera, con l’università, Hopkins, un mago nella ricerca e della sintesi. Il Covid – 19, è diffuso in tutti i Paesi e ogni Paese sta cercando di mettere in atto le contromisure.  dove i decessi hanno toccato quota 3.017 , i guariti 48 mila. In generale quasi tutti gli Stati hanno tagliato l’Italia, dai loro collegamenti, aerei, marittimi e terrestri. Insieme a noi c’è la Corea del Sud, Iran e Giappone. L’India ha sospeso i visti, per i cittadini italiani,  insieme ai coreani del sud, iraniani, giapponesi e Cinesi. Lo stop, può anche non essere totale, cioè per tutti gli italiani vengono bloccati ma i residenti in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Questa epidemia rischia di stravolgere i progetti, di popoli e famiglie. Non passa giorno che non si aggiungano novità, peraltro non tutte negative. Per la prima volta, virologi e ricercatori, al di là dello studio di antivirali e di un vaccino, che chiede tempi più lunghi, non solo per realizzarlo ma anche testarlo e inocularlo con sicurezza. Non vada dimenticato di considerare la quantità da produrre. Ma potrebbe anche accadere, affermano gli studiosi che, lo stesso coronavirus, potrebbe perdere la sua attuale capacità di contagiare con estrema facilità. E c’è chi azzarda  di indicare delle date: 10 – 15 giorni. I sanitari ed il personale infermieristico nonchè, virologi e ricercatori, dovrebbero avere la prima buona notizia, che riguarda tutti ma soprattutto chi, è in trincea rischiando,  com’è avvenuto, di contagiarsi nella cura dei pazienti. Ottenere un pareggio, tra nuovi contagi e guarigioni. Un dato che avrebbe un chiaro significato: il Covid – 19 sarebbe sotto controllo e, le misure adottate, efficaci. Ma si tratta, ad oggi solo di auspici ai quali ci aggiungiamo tutti, nessuno escluso.

Grecia – Presidente Leyen ed europarlamentari ai turchi:”L’UE è unita. Accordi violati”

Giusta e misurata reazione della Presidente della Commissione Ue, von der Leyen nei confronti della Turchia, del Presidente Erdogan. La Presidente, unitamente ad una nutrita rappresentanza, di parlamentari europei, si è recata in Grecia fin quasi al confine turco per dire chiaramente quello andava detto:” Chi mette alla prova l’unità dell’Unione Europea rimarrà deluso. La Turchia non è il nemico e le persone non sono il mezzo per raggiungere obiettivi”. Ankara sta spingen do decine di migliaia di migranti verso la Grecia. “La Turchia – ha proseguito la Presidente Leyen – viola  l’accordo con l’Unione Europea – sospingendo decine di migranti ad entrare in Grecia e se continuerà a perseverare in questa strategia fallirà”. Il Premier greco  Mitsotakis, non ha dubbi al riguardo, in quanto non ha alcuna intenzione di aprire la frontiera ai migranti che premono al suo confine. Una situazione al limite del credibile ed immaginabile: vecchi, donne e bambini, uno di questi è morto, una volta caduto in acqua. Il Presidente Erdogan e il suo governo, hanno aperto i campi, vivono alla meglio: siriani, iracheni, afgani, curdi, e hanno consentito, con i “mezzi” che dispongono questi disperati ad incamminarsi a piedi con l’aiuto di gommoni, ad arrivare fino al confine greco. Sfiniti, con i bambini in braccio, al freddo e sferzati da un vento gelido, la lunga fila di migranti è giunta a vedere la bandiera greca. La polizia, per impedire un assalto ai reticolati, hanno usato di tutto: in mare la guardia costiera ha sfiorato i gommoni, tanto da capovolgerli, con l’onda provocata dai guardiacoste lanciati a tutta velocità. Via terra i migranti sono stati accolti con mezzi armati di cannoni ad acqua, fino all’uso di armi, per sparare in alto, e spaventare gente inerme solo affamata. Infine non è mancato nemmeno il gas lacrimogeno che ha messo a dura prova la respirazione dei bambini. Incredibile quello che è accaduto non degno del genere umano. Sulla drammatica vicenda è intervenuto il Presidente dell’Europarlamento, Sassoli, il quale ha sostenuto che va rafforzata una politica comune per l’immigrazione. Certamente ha ragione, ma ciò non toglie che il comportamento della Turchia è da censurare: non è possibile usare, gli ultimi come ostaggi, per ottenere dei vantaggi di qualsiasi tipo. Il mondo, in questo terzo millennio, sta dando tutta l’impressione di tornare all’epoca dei barbari e questo non è accettabile.