Roma – Di Maio:” Stop guerra in Libia. 700 mila pronti a sbarcare in UE: ” rifugiati”

Il ministro per gli Esteri, Di Maio, è tornato nuovamente sull’urgenza di fermare, la guerra in Libia, e si è mostrato molto preoccupato per il potenziale sviluppo del conflitto e relativi sviluppi. Il ministro ha spiegato che lungo la costa sono assiepat,i 700 mila migranti, pronti a superare il Mediterraneo per avere una prospettiva. Il ministro ha aggiunto:” Se ciò accadesse possiamo immaginare cosa accadrebbe nel controllare, migliaia e migliaia di arrivi, nei nostri porti. Tra l’altro sarebbero in fuga da una guerra e, per l’Italia e Unione Europea, si aprirebbe un problema pesantissimo. “Per questa ragione – ha insistito il ministro – dobbiamo fermare questa guerra,altrimenti sarebbero tutti rifugiati ed in fuga da un conflitto. Fermando il conflitto in Libia si toglierebbe terreno anche al terrorismo. Un auspicio, quello di Di Maio condivisibile da tutti ma, non sarà facile giungere allo stop, dei combattimenti. Ci sarà una riunione promossa dal Presidente della Turchia Erdogan che ha invitato al tavolo: Russia, Germania e Francia non l’Italia. Ci sarebbe da chiedere un chiarimento, nella considerazione che la nostra Nazione è, la più interessata alla risoluzione del caso Libia, visto che dista dai nostri confini poche miglia marine.

Roma – Salvini contro il Pd, difende i decreti sicurezza. Intenzioni di voto? Lo premiano

il leader della Lega, Matteo Salvini, in un tweet ha colto l’occasione per fare il suo punto della situazione:” Mentre in Italia e nel mondo  tutti si preoccupano del coronavirus, la priorità di Zingaretti, segretario del Pd,  è quella  di cancellare i decreti sulla sicurezza,. Mi domando quello che si domandano anche gli italiani: cos’hanno in testa? Zingaretti e & non hanno capito che gli italiani vogliono maggiori garanzie, per continuare in santa pace la loro vita, che non può essere, continuamente messa in discussione, da balordi, cani sciolti o organizzati, che impediscono a persone per bene di circolare, lavorare o godersi la pensione. Facciano pure – afferma Salvini –  aboliscano quello che ho fatto per dare maggiore sicurezza e certezza a donne e uomini italiani. Si accorgeranno di aver sbagliato, quando andranno a contare i voti che prederanno, nei prossimi appuntamenti elettorali. Il valore sicurezza per i cittadini non è nè di destra e nè di sinistra, ma il problema c’è ed è evidente. Mentre la sinistra abolisce i decreti sicurezza il centrodestra li approva e riceve ampi segnali di gradimento. Purtroppo, ha proseguito Salvini, c’è una secondo vittima  del coronavirus in Italia. E questo è il momento della fermezza , della serietà e senza minimizzare  i rischi, come colpevolmente avvenuto, da parte di molti, nelle scorse settimane”. Il leader del carroccio prosegue, la sua perenne campagna, senza perdere nessuna occasione di mettere in luce, la giustezza di quello che ha fatto, come ex ministro e del motivo della martellante opposizione.  Stando ai sondaggisti, non solo italiani, questo modo di fare politica gli sta consentendo di rimane interno a quota 30% difficile da mantenere stando all’opposizione. Appare evidente che, la coalizione di governo avrebbe dovuto ottenere, maggiori risultati tanto da oscurare, in buona parte, un elettorato che nonostante tutto, continua ad esprimere intenzioni di voto più favorevole all’opposizione, Lega – Fratelli d’Italia, che al governo M5S, Pd, Italia Viva e LeU. Insomma, per dirla in breve, c’è qualcosa che non funziona, in chi ha il potere, se l’opposizione riesce a resistere su indici da maggioranza.

Roma – Assemblea Pd. Zingaretti:” Non lasciateci soli contro le destre per amministrative”

L’assemblea del Pd ha visto un segretario preoccupato tanto da affermare: ” Mi rivolgo agli alleati di governo: non lasciateci soli alle regionali e comunali contro Salvini e le destre, chiaro sintomo di debolezza, che poteva evitare di rendere di pubblica ragione, rafforzando la sensazione che il Pd, non è in grado di battere Salvini, alle amministrative”. Un’ammissione che corrisponde a dare più forza, ad uno  spauracchio: l’ex ex rozzo ministro dell governo Conte 1. Zingaretti ha quindi proseguito la sua relazione:” L’unità è un valore fondamentale ed è un errore drammatico picconare per tentare, avventure solitarie dal Pd, che non è il partito dei diktat ma di proposte politiche”, Poi c’è stata un’ammissione choc:” Il referendum per il taglio dei parlamentari ? fu un errore  sottoscriverlo?  Un ripensamento del segretario  del Pd che dimostra come si muova, con incertezza, nella guida del partito e come tema la politica, immediatamente prossima  ad una svolta epocale che o avviene o crolla un’intero castello. Zingaretti non ha avuto incertezze sui decreti sicurezza:” Superarli senza se e senza ma”. Non è mancato un appello all’unità del Paese davanti all’emergenza del coronavirus e non ha risparmiato, la polemica, con il leader della Lega:” Con le sue battute, davanti alla situazione sanitaria che dobbiamo affrontare, dimostra di essere inadeguato per guidare l’Italia. Fa polemica meschina”. E’ stata eletta alla presidenza dei dem la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, e Zingaretti ha affermato:” E’ la prima volta, nella storia del Pd, che tutto l’ufficio di presidenza è composta da sole donne, amministratrici e deputate e ringrazio le sardine che hanno dimostrato che la vita, non è avulsa dalla vita delle persone  e che non è possibile farla, solo  nelle piazze virtuali. Loro ci hanno dimostrato come sia possibile riempire le piazze per partecipare ad un evento politico”. Zingaretti ha dimenticato di rammentare, a se stesso, che la democrazia è partecipazione se senza partecipazione il sistema democratico invecchia e muore. Certo ha parlato indirettamente sia a Renzi e sia a Crimi per significare che il Pd è consapevole delle loro istanze e che è necessario non dividersi sugli appuntamenti elettorali per Regioni e Comuni. Ma Zingaretti deve anche considerare che gli attuali alleati di governo, fatte rare eccezioni, non vogliono morire democratici e che la loro politica è per confermare una identità, valore unico per dimostrare di essere diversi. Che poi si possa giungere ad alleanze contingenti, per evitare di essere elettoralmente battuti, il discorso è possibile ma senza egemonie.