Il coronavirus, come ampiamente spiegato dai massimi esponenti della sanità nazionale e, dal ministro della Salute, Speranza, va affrontato con la necessaria cultura. Niente panico, il virus in Italia c’è ed ha provocato 2 morti. Gli abitanti dei 10 Comuni, dove si sono verificati casi di contagio, devono osservare due regole fondamentali: restare a casa ed evitare contatti con altre persone I contagiati 19. Il focolaio è stato identificato nel baso lodigiano Solo nel caso in cui si ha febbre, non dimentichiamo che c’è l’influenza, tutt’altra cosa, bisogna rivolgersi al medico di famiglia con un’approccio diverso da quello solito. Interessare l’autorità sanitaria solo se, allo stato febbrile c’è anche difficoltà respiratoria, visto che il virus, colpisce i polmoni. Chiamare il medico di famiglia che, prima di effettuare una eventuale visita ambulatoriale o a casa del malato, farà, come deciso dall’Associazione dei medici di famiglia, una serie di domande. Questo non significa che il malato è abbandonato ma occorre proteggere, il personale medico, per le necessità che potrebbero verificarsi, in caso di ampliamento delle zone colpite dal virus. I Comuni dove si sono verificati casi è stato “consigliato” – “ordinato” di non circolare e di chiudere tutto: negozi, scuole, piazze dove si svolge la movida, fino agli impianti sportivi. Quanto più saremo responsabili e seguiremo, i 10 consigli sanitari, più saremo al sicuro da un contagio sempre possibile. Tra l’altro va detto che le autorità sanitarie non hanno ancora rintracciato il contagiato ” zero” il che significa che è ancora in circolazione ma è un “untore” inconsapevole. E’ inutile ripetere che l’igiene è fondamentale: lavarsi le mani, con una certa frequenza e se si starnutisce o si ha un colpo di tosse, mettere le mani davanti alla bocca e non toccarsi occhi o altre parti del corpo, ma lavarsi le mani e semmai, aggiungere al sapone, anche l’alcol. L’Oms tramite il suo direttore Ghebreyesus, ha sollevato alcuni problemi non tutti negativi: le’80% dei casi la malattia è lieve e il malato potrà guarire e solo nel 20% dei casi è letale. Il rischio di morte – prosegue il direttore dell’Oms – riguarda gli anziani e malati con altre patologie. C’è un’altra anomalia messa in evidenza e che il virus, in percentuale, non colpisce i bambini. in Cina i morti sono stati 2360 ed i contagiati 76. Attualmente il virus è presente – fonte Oms – in 26 Paesi, non tutti collegabili con persone che sono state nelle zone infette, con 8 casi mortali, altra anomalia all’attenzione dei virologi. Certo è una situazione di emergenza ma niente di più e la sanità nazionale è in grado di affrontare, questa situazione, alla condizione che la popolazione segua, i continui appelli- notizie e regole che vengono lanciati per radio e televisione. Inoltre è importante non seguire le fake new che finiscono per allarmare chi è già con i nervi tesi. In cabina di regìa c’ il Premier Conte, il ministro alla Salute, con uno staff di primo ordine e il capo della protezione civile Borrel. Gli ospedali in grado di poter far fronte a questo tipo virus, sono stati già scelti e sono pronti ad ac cogliere eventuali nuovi contagiati. Se i posti non saranno sufficienti, ci sarà chi assisterà il malato a casa, il quale dovrà essere molto responsabile nel seguire comportamento e terapia, nel suo stesso interesse.
Roma – Renzi:” I 4 punti che chiediamo a Conte per stabilità. No posti potere”
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è tornato sul tema della maggioranza di governo, anticipando i problemi che saranno affrontati, durante l’incontro programmato con il Premier Conte, fissato per la prossima settimana. Una mossa a sorpresa che fa parte del carattere del toscano ma anche per evitare il solito chiacchiericcio che ci sarebbe stato, semmai attribuendo a Renzi richieste su posti di potere per i parlamentari che sono nella sua componente politica. No, Renzi ha messo le mani avanti:” Non chiediamo nomine o posti di sottogoverno, chiediamo di essere ascoltati e che siano al corrente d elle nostre idee. Se Conte riterrà di respingerla – ha proseguito il leader politico – faremo un passo indietro ma gari a beneficio dei ” responsabili”. Le proposte resi di pubblico dominio, in cambio di 5 anni di governo stabile. Ecco quali sono:” Sblocco dei cantieri con la nomina dei commissari attuatori, rivedere la riforma del Reddito di Cittadinanza, Giustizia Giusta e cambiare le regole per eleggere il sindaco d’Italia”. Renzi ha proseguito con ” un d entro o fuori non è questione tattica ma di contenuti, se su questi siamo d’accordo si sta dentro altrimenti siamo fuori ed in questo caso è giusto che si dia spazio ad altri”. Un discorso alla luce del sole che non era mai avvenuto in precedenza. Gli italiani ora sanno cosa chide Italia Viva e cosa verrà discusso tra il Premier e un leader della maggioranza di governo. Una trattati va tutta da fare e si crede. rientri nella logica che non è detto che o tutto il pacchetto oppure non se ne fa niente. No, questo non è stato detto da Renzi che avanza quattro punti da discutere con Conte, Premier del governo in carica, il quale ne dovrà parlare con gli altri partiti della coalizione. Tutto alla luce del Sole, questo lo sapremo solo dopo la prossima settimana ma, bisogna dare atto che con questo sistema nessuno può barare.
Bruxelles – Brutto risveglio di Conte. I Paesi frugali tagliano le disponibilità
Il Premier Conte deluso dal vertice dell’Unione Europea, da dove si attendeva le risorse necessarie, per il rilancio economico, del Paese. Ed invece il Presidente del Consiglio si è trovato con un Bilancio dell’Unione, fino ad oggi, dominato dai Paesi definiti ” frugali”. Cioè Austria, Danimarca, Olanda e Svezia sono, per un bilancio pluriennale dell’Unione Europea, che non superi il tetto di spesa pari all’1% del reddito nazionale lordo complessivo dell’UE. Una “gabbia” vera e propria che contraddice, pesantemente, quello che era stato annunciato, dalla Commissaria Der Von Leyen e che aveva fatto ben sperare all’Italia, pronta ad una politica green utile, sia all’economia del Paese e sia ad iniziare i cambiamenti per evitare i disastri, previsti dagli scienziati, a causa del riscaldamento globale. La posizione del Premier Conte, dai Paesi “frugali”, è molto distante e la trattativa non sarà facile se, anche altri Paesi dell’Unione, che non si sono ancora schierati, sposeranno la tesi dei Paesi non disponibili ad investimenti che vadano oltre, la soglia già stabilità, dai loro governi. L’UE non può essere una trappola tale da non lasciare via d’uscita ai Paesi, che a parte l’indebitamento molto alto, hanno la capacità di produrre molto di più, investendo in settori fortemente arretrati, tanto da essere in grado di rilanciare l’economia e tagliare l’indebitamento. Se l’Unione Europea dovesse accogliere, la strategia economica dei Paesi frugali, per il governo italiano si aprirebbe un grosso problema. Il Presidente del Consiglio, oltre che a tentare di far saltare la ” gabbia” presentata, al suo rientro a Roma, chiamerà i maggiori economisti, con i maggiori industriali e bancari per verificare le possibilità possibili per affrontare la situazione. Appare evidente che L’Italia, per attuare le riforme e rilanciare l’economia, ha necessità di risorse che non possono giungere solo dal recupero della fiducia, tra fisco ed evasori. Problema macro che c’è, si parla di 109 miliardi annui, ma il recupero per una stretta di mano è problema culturale che ha bisogno di tempo.