Roma – Sulla torre Conte e Renzi. La sfida è lanciata! Chi cadrà?

Il Premier Conte non ha chiesto solo la protezione di San Pio, a cui è molto devoto. Ma ha chiesto l’aiuto anche degli umani ed ha trovato, almeno fino ad oggi, alleati decisi a farlo rimanere, a Palazzo Chigi, finchè farà comodo. Pd, M5S e LeU lo difendono, dagli attacchi di Italia Viva, che sta preparando una vera e propria offensiva per disarcionarlo. Un’offensiva  complicatissima dal fatto che, tutti vogliono che la legislatura non venga interrotta, quindi il toscano dovrebbe ottenere, il cambio del Premier, senza crisi di governo o nuove elezioni. Un’operazione, di alta chirurgia politica, mai avvenuta prima. L’azione intrapresa da Italia Viva non può fermarsi, giunti a questo punto. Sulla torre ci sono due contendenti: Conte e Renzi, uno dei due deve cadere, ma tutti e due sembrano, in grado di resistere. L’incompatibilità tra i due soggetti, Conte ” docente universitario “a digiuno di politica”, ha imparato ben presto a difendersi e contrattac care mentre Renzi,  fa politica da giovanissimo occupando, spazi sempre più vasti non solo in Toscana, ma a livello nazionale e internazionale. Tra questi numero 1 ci sono di mezzo, problemi molto importanti per il Paee, che non riguardano solo la giustizia, ma una miriadi di problemi bloccati che vanno, dalle concessioni autostradali fino al rilancio economico dell’Italia che rimane con lo sviluppo, vicino allo zero anche per il 2020 e ’21. Il Premier ha acuito la tensione, con Italia Viva, nello sposare in pieno la riforma della prescrizione e quella del processo penale. Ma c’è di più Conte continua ad affermare che  non ci sarà un ” Conte ter” e che ha, i numeri in tasca, per dettare l’agenda di governo fio a fine legislatura, senza bisogno della presenza in coalizione, di Italia Viva. Insomma il Premier, oltre che a dare del maleducato ai ministri di Renzi, assenti dall’ultimo Cdm, ora dichiara che l’ex Presidente del Consiglio non conta più nulla e che il suo governo andrà avanti. Cosa si nasconde dietro questa politica, di lunga durata a tre partiti, annunciata dal Premier, non è noto ma sono possibili immaginarne alcune. No all’aiuto di ” volenterosi” o “responsabili” che sono nel gruppo misto, per evitare che scatti il ” Conte ter”. Forse una adesione, vera e propria, ai partiti di maggioranza, per “convinzione” politica? Il tutto con incarichi di governo o molto  importanti tanto da richiedere una convinta adesione, ai dettati del governo a tre: Pd, M5S e LeU. E quale potrà essere la strategia di Renzi per scalzare il Premier Conte è davvero un mistero. C’è da seguire questa sfida, con assiduità per sapere chi dei due cadrà dalla torre. Queste situazioni in Italia piacciono e già si fanno le scommesse. Purtroppo il tempo che viene impiegato per gli scontri personali vengono sottratti ai veri problemi degli italiani e questo è davvero imperdonabile.

Roma – Premier da “papà” Mattarella:” No Conte ter. Sì a Governo senza Renzi”

Il Premier, Giuseppe Conte, si è recato in visita dal Presidente della Repubblica, Mattarella, ed è stato ricevuto nell’appartamento privato del Capo dello Stato. Che il docente vada spesso dal Presidente, era noto, ma l’essere ricevuto nella re sidenza privata, pur sempre al Quirinale, ha dato luogo a diverse interpretazioni, da parte dei giornalisti, che non dovevano meravigliare il Presidente. Quello che si è saputo, o meglio quello che è stato reso pubblico è che la visita “urgentissima”, chiesta da Conte, sarebbe stata fatta per rassicurare Mattarella, che non sarebbe alla ricerca di una terza maggioranza perchè ha i numeri per continuare a governare, fare le riforme e preparare l’agenda di governo fino al 223. Se poi è credibile questa ” verità rivelata”, nessuno può verificarla. E’ quello che afferma, il Premier Conte, ma dal Capo dello Stato non uscirà nemmeno una parola sull’incontro: Mattarella non interviene direttamente sui fatti politici che non riguardino, la tenuta del governo e l’ancoraggio dell’Italia nell’Unione Europea. Conte avrebbe garantito che non ci sarà crisi e l’incontro, non poteva occuparsi di scioglimento delle Camere in quanto, con il referendum per il taglio dei parlamentari che s terrà in primavera, se elezioni ci saranno prima della scadenza naturale, non potranno avvenire da settembre in poi. Ma non è questo il punto. Conte sostiene e, lo avrà detto anche al Capo dello Stato, che l’azione di Renzi è ininfluente in quanto ha i numeri per proseguire il suo mandato, governare il Paese e rilanciare l’economia. Se poi sarà proprio così, con vari passaggi di casacche, da Italia Viva verso il Pd, cioè ritorni a casa, o volenterosi pronti ad entrare in partiti, Pd, M5S, o LeU, ed indossare nuove casacche, per non determinare un Conte ter, e una nuova maggioranza, è operazione tutta da sviluppare. A margine dell’azione del Premier Conte, il ministro per la Giustizia Bonafede continua a ripetere, con l’aiuto di Di Maio e Crimi, che l’Italia Viva  è isolata sul problema prescrizione perchè, quello che chiede Renzi, è totalmente irrazionale. il problema – ha proseguito Bonafede – andava affrontato  se si considera che un processo su 4 finiva nel nulla. E che, con la riforma e il Lodo Conte, con la riforma della prescrizione e con quella del processo penale, l’Italia sarà molto più vicina ai Paesi dell’Unione Europea. Insomma Renzi e Italia Viva hanno torto e l’azione di governo andrà avanti.  Milleproroghe approvazione dai quattro partiti della coalizione, senza problemi,verrà chiesta la fiducia e, Italia Viva approverà, la coalizione potrebbe reggere anche sulle autority, ma non sul ddl Costa. Su questo decreto legge, che cancellerebbe la riforma delle intercettazioni, l’Italia Viva ,voterebbe con le opposizioni. Un pasticciaccio, sì chiamiamolo solo così, per non usare aggettivazioni non pubblicabili.

Wuhan – L’epidemia Covid -19: le vittime. ” Operazione 35 croceristi da riportare in Italia”

L’epidemia del coronavirus, denominato Covid – 19, prosegue nella sua devastante azione destabilizzante, anche se, le autorità sanitarie cinesi della provincia di Hubei, notano un live rallentamento, tutto da verificare. I dati sono agghiaccianti: i contagiati, solo in Cina, sono 68.500 e nel mondo 69.000. I nuovi contagiati 1.843 ed i decessi 1.500. i dati ora vengono diffusi, dalla commissione sanitaria della provincia dell’Hubei. Il giovane italiano, Niccolò, rientrato ieri dalla Cina, con un volo militare, sta bene ed è in isolamento all’Istituto Spallanzani di Roma. Oggi non ha avuto febbre ed è di buon umore. Ha palesato il suo desiderio: tornerà in Cina non appena l’epidemia sarà stata vinta.  Cresce la preoccupazione delle autorità sanitarie mondiali per evitare, casi di contagi in Africa, dove il sistema sanitario, viene definito molto fragile per affrontare un’epidemia di questo genere. Intanto il ministro per gli Esteri Di Maio, sta preparando quanto necessario ad organizzare una missione, con il ministro alla Salute Speranza e il capo della Protezione Civile Borrelli, per riportare in Italia, i 35 croceristi che si trovano a bordo della nave, Diamond Princess, in quarantena in Giappone. A bordo ci sono 3.500 turisti più il personale di bordo, i casi di contagio 355 e c’è stata la richiesta, dei connazionali, di poter rientrare . E’ un’operazione complessa per la prevenzione che deve essere attuata per ciascun passeggero. Gli Stati Uniti hanno già provveduto ed hanno riportato, in isolamento ma in America, i loro connazionali. Le misure assunte in Italia per evitare, al massimo i contagi stanno funzionando ed i risultati appaiono evidenti. Bisogna dire che c’è, la massima collaborazione con il governo centrale delle varie autorità, da quelle locali: Comuni e Regioni a quelle dell’Istruzione. Così come le misure da adottare, anche nelle famiglie, vengono seguite con scrupolo. Una prova importante che riguarda tutta la popolazione, da quella in tenera età fino agli anziani. Bene il blocco delle fake new su social e ben articolato il sito del ministero della Salute sui consigli da seguire. Si può dire che l’epidemia ha generato, come normale, preoccupazione ma non allarmismo o panico.