Mondo – Ricercatori:” Forse sul coronavirus conosciamo ancora poco”

Novità importanti,da verificare ancora una volta, sull’epidemia del coronavirus, che verrebbe affrontata ma lasciando ampi spazi a contagi. I malati globali sono saliti a circa 40 mila ed i decessi ad oggi sono 908. Queste le novità che scuo tono la pubblica opinione, la sanità pubblica globale e il L’Oms. I ricercatori, non escludono affatto, che fino ad oggi abbiamo visto solo la punta dell’iceberg. Il tempo di incubazione, fissato in 14 giorni non sarebbe sufficiente per evitare nuovi contagi ma la quarantena dovrebbe essere di 24 giorni. Una vera e propria rivoluzione, nelle decisioni assunte fino ad oggi, dai sanitari. Inoltre, secondo uno studio tedesco, il coronavirus potrebbe resistere sulle superfici fino a 9 giorni prima di morire, il che significa che i contagi diventerebbero facilissimi, non più solo  da uomo a uomo, ma anche toccando oggetti infetti. Il Regno Unito, come riportato da Indipendent, nel citare studi cinesi, co – firmato dal dottore Manshan, il ricercatore che scoprì il virus della Sars, si appresterebbe a varare nuove misure molto più restrittive, preannunciate dal ministro della Salute, delle attuali dopo gli otto casi concentrati tutti  a Brigton, “per motivazioni relativa “… ad una minaccia seria e imminente”. Giusto, ma non sufficiente per sconfiggere un’epidemia alimentata da un coronavirus, di cui sembra si conosca ancora molto poco. Il Presidente della Cina Xi Jinping durante la visita  al Ditan Hospital, dedicato esclusivamente dai contagiati, ha dichiarato:” Occorrono ferma fiducia, forte determinazione, misure più restrittive per vincere la guerra del popolo contro l’epidemia”. Intanto nascono altri interrogativi tra i ricercatori, impegnati allo spasimo per trovare, antivirali specifici  o vaccini, per bloccare l’epidemia. Sono stati riscontrati casi su persone che non hanno mai fatto viaggi in Cina e che non avrebbero avuto contatti con chi, in precedenza era stato in Cina e, l’individuazione di casi limitati potrebbe indicare, una trasmissione più estesa, in altri Paesi. Intanto su richiesta del ministro della Salute italiano, Speranza, giovedì prossimo, si riuniranno tutti i ministri della Salute dell’Unione Europea per fare il punto della situazione ed assumere nuove decisioni, se saranno necessarie, nuove. In generale la popolazione segue, l’evolversi di questa epidemia, con chiara preoccupazione. Lungo le strade non si notano molte persone con la mascherina, così come sui mezzi di trasporto pubblico. Del coronavirus se ne parla molto e c’è chi sa tutto come è sempre accaduto.

Roma – Se Bonafede cede sulla prescrizione, l’Italia Viva voterà la riforma

Il lodo sulla prescrizione concordato, dal M5S, Pd e LeU, e che ha avuto, sia pure con riserva il via libera dell’Associazione nazionale magistrati è stato considerato, da Italia Viva, un passo avanti verso una soluzione accettabile, ma alla condizione, ha sottolineato il leader del partito, Renzi, che tutto sia misurato secondo il punto di vista dei parlamentari del suo partito. Insomma, se il ministro per la Giustizia Bonafede, farà un passo significativo e rinuncerà all’attuale posizione intransigente, lo farà anche il quarto partito della coalizione di governo, che garantisce la maggioranza al Senato. Potrebbe passare con il mille proroghe. Renzi è stato chiarissimo: non ha alcuna intenzione di far cadere il governo ma nemmeno di far passare, riforme sulla giustizia pessime ed imposte con la forza dal M5S. Il ministro Bonafede, un politico indisponibile a trattare si deve dare una regolata in un governo di coalizione. La confusione nelle forze di governo continua ed è preoccupante. C’è una posizione espressa chiaramente non solo dal Pd di Zingaretti:” O il governo preme sull’acceleratore e rilancia economicamente il Paese,  smette di litigare quotidianamente su ogni problema oppure la caduta del governo e nuove elezioni, appaiono inevitabili”. Ed è così, senza se e senza ma ed è il pensiero dominante degli italiani. il governo se ha la forza di impostare, un programma di legislatura, deve essere credibile e giungere al 2023 con un’economia messa meglio di come lo è oggi, con riforme che siano degne di questo nome. E’ indubbio che, il governo 2 di Conte, presenta numerose anomalie dovute anche alla pesante crisi che sta attraversando il M5S. Ma com’è possibile che, il partito di maggioranza relativa, il 15 febbraio prossimo scenda in piazza con parlamentari, iscritti e simpatizzanti in difesa, delle riforme già attive, varate nell’anno e mezzo di governo con la Lega e Pd. Com’è possibile che, all’interno del gruppo parlamentare 5 stelle, ci siano eletti che cerchino di formare dei gruppi autonomi per diventar,e interlocutori diretti del Premier, senza passare dagli organi del Movimento. Com’è possibile che ci siano nette distinzioni tra i parlamentari, iscritti, responsabile politico del M5S se tutti hanno accettato di percorrere una identica strategia firmando un contratto. Lo sfarinamento del M5S non appare, una frana destinata ad arrestarsi, e se continua creerà enormi problemi, al Premier Conte, costretto a mediare su tutto per procedere al varo di un programma triennale. I quattro partiti della maggioranza, sono costretti ad una coesione da trovare, visto che oltre le mura dei palazzi del potere c’è, un centrodestra che, secondo le intenzioni di voto rilevate da tutti gli istituti, lo danno intorno al 48%, quindi vincente. Ma non è possibile far sopravvivere, un governo litigioso e pasticcione, solo perchè c’è una Lega che, senza potere nazionale in mano, continua ad essere valutato oltre il 30%. Sembra che l’Italia, abbia inventato il festival delle anomalie politiche, non so se per incapacità o sciatteria. La realtà però è questa e, se è così, gli italiani non vedranno mai risolti i problemi urgenti.

Roma – Finalmente! Il barbaro massacro delle foibe in Senato. Nota di Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Mattarella, alla vigilia della “Giornata del  Ricordo”, del barbaro dramma delle foibe, ha preso posizione ed ha citato, le terribili ed inenarrabili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia dovettero subire, dopo l’occupazione dei comunisti Jugoslavi. Il Capo dello Stato ha deprecato il negazionismo sul dramma ed ha precisato che, il vero nemico da battere più forte, è l’indifferenza sull’accaduto. Si deve – prosegue Mattarella –  alla strenua lotta degli esuli  e loro discendenti – come viene precisato in una nota –  se oggi sia pure con lentezza, il triste capitolo della foibe  e dell’esodo delle popolazioni italiane, è uscito dal cono d’ombra ed è entrato a far parte della storia nazionale. La Presidente del Senato, Casellati, insieme al Presidente della Camera Fico, al ministro dell’Istruzione Azzolina e all’Associazione esuli fiumani e dalmati, aprirà questa pagina storica a Palazzo Madama. Un dramma che per decenni e decenni venne tenuta, fuori dai media, per una sorta di accordo, tra le forze politiche che hanno governato l’Italia con il  Pci, il più forte partito comunista presente in Occidente. Così  delle foibe non se è perlato nelle scuole e il dramma non venne riportato nemmeno nei libri scolastici. Incredibile, come sis stato possibile ma la storia è questa. Di foibe ne parlava solo l’opposizione di destra che denunciava, un accordo antistorico, tra democristiani e comunisti. Ma è bene dirlo, in poche parole chi non sa, cosa è accaduto. I militari e la polizia jugoslava, prelevavano gli italiani e li gettavano, molte volte vivi, in profonde fenditure delle rocce carsiche  per morire, tra atroci sofferenze, se soprav vivevano gettati nel precipizio. Secondo la ricostruzione storica e, le salme recuperate per dare loro una degna sepoltura, dovrebbe riguardare 250 mila persone, senza distinzione di età e sesso. I filmati realizzati sono la conferma di una ferocia che non ha precedenti nella storia dell’umanità.