Roma – Conte ai delegati coalizzati:” Rilancio subito”. Ma il M5S è nelle sabbie mobili

Il Premier Conte ha fretta di rilanciare la coalizione per dimostrare agli italiani che il governo c’è, procede con le riforme e le decisioni già abbozzate, semmai migliorandole. Così ha riunito i capi delegazioni, delle forze che sono al governo. Presenti Dario Franceschini per il pd, Alfonso Bonafede M5S, Teresa Bellanova per Italia Via e Roberto Speranza per LeU. Il Premier ha ripetuto ancora, una volta, che non si può perdere tempo e che gli italiani, terminata la fase delle regionali in Emilia Romagna e Calabria, ora si attendono un’azione di governo incisiva. Tra l’altro gli stati generali del M5S sono stati rinviati a dopo il referendum, sul taglio dei parlamentari e quindi non c’è più alcun impedimento per governare ed incidere, positivamente, nella vita degli italiani che attendono i cambiamenti promessi a partire anche dall’economia. Così mentre il segretario del pd Zingaretti fissa già degli obiettivi dando delle priorità: istruzione e abbattimento della burocrazia, il ministro alla Giustizia Bonafede, pur affermando che è il tempo di mettere il turbo, non sembra si sia mosso dalla sua posizione sulla prescrizione. Il delegato al governo, non conosce quale sarà la decisione degli stellati divisi tra la scelta di un’allenza organica con il  Pd o per proseguire nel tracciare, una terza via, uscendo fuori dal bipolarismo, centrodestra o centrosinistra, soluzione indigesta a buona parte dei parlamentari, iscritti ed elettori del Movimento. Bonafede per poter agire, in ambito governativo, e dare via libera ai provvedimenti deve ascoltare Crimi il ” temporeggiatore”  per evitare che, una mossa sbagliata, aiuti una scissione nel M5S che, guardando bene, è già in atto. Ed infatti se si considera che è scesa in campo la pasionaria del Movimento, Roberta Lombardi, che ha tenuto ad affermare ” il M5S non è affatto morto ma deve decidere cosa vuole fare da grande o meglio decidere se diventare grande. Siamo arrivati ad un bivio – ha proseguito la Lombardi – superata la spensierata adolescenza di opposizione contro tutto e tutti. Abbiamo certamente fatto un servizio al Paese ma ora, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità puntando al governo della Nazione. Un’ intervista rilasciata, all’Agenzia di Stampa Adnkronos che è un vero e proprio documento politico da non sottovalutare per la crisi di identità che sta attraversando il Movimento. Certo occorre – ha affermato la Lombardi è giusto che ci sia un Bonafede o altro, come delegato nell’azione di governo tra l’altro previsto dalla legge, ma – ha concluso la pasionaria – sono per un organo collegiale con un capo politico, primus interpares che faccia la sintesi, così come occorre un direttorio, non calato dall’alto, ma eletto da un voto della base. Partito strutturato, quindi, che non rinuncia al 33% dei voti presi alle politiche e che decida sui nodi in sospeso coinvolgendo tutto il Movimento.

Civitavecchia – I cinesi a bordo della ” Smeralda”non malati. Turisti a terra

La nave da crociera Costa Smeralda è bloccata a Civitavecchia con 6000 passeggeri, più mille dell’equipaggio, giunti in Italia da Palma di Maiorca. A bordo c’è una donna cinese  con febbre alta, proveniente da Macao con il marito  e che si è imbarcata a Savona. I sanitari tendono ad escludere che si tratta di una persona colpita dall’epidemia del coronavirus ma,  per motivi prudenziali i campioni necessari, prelevati dalla donna, sono stati inviati al celebrato Istituto Spallanzani che si pronuncerà se infetta o meno. Nell’attesa il sindaco di Civitavecchia, Tedesco, ha emanato un’ordinanza:” Non è autorizzato alcuno sbarco fino alla definizione del responso dello Spallanzani”. Quindi tutti sono rimasti a bordo in attesa di sapere se hanno a bordo una contagiata o potranno toccare terra. Intanto le massime autorità sanitarie italiane si sono riunite questa mattina. Si tratta di una task force, guidata dalla sottosegretaria alla salute, Sandra Zampa. Vari gli argomenti trattati, oltre ai passeggeri ed equipaggio della Costa Smeralda si è messo a punto il rientro dei connazionali dalla Cina, circa una settantina. Se non ci saranno novità, degne di nota, chi toccherà il suolo italiano, proveniente da aree colpite dall’epidemia, sarà sottoposto, non proprio aduna quarantena ma, ad una particolare attenzione sanitaria, per 14 giorni, in una struttura sanitaria militare  già predisposta. L’autorità politica e quella sanitaria da quello che si è appreso, sanno come agire in questi casi e, sono impegnati ad evitare errori, che possano costituire pericoli per la popolazione. Cioè le voci che escono da questa task force sono unanimi:” Sappiamo cosa dobbiamo fare in caso ci sarà qualche contagiato che potrà pur sempre giungere in Italia ma, abbiamo una sanità preparata e pronta ad evitare che l’epidemia si diffonda”. Insomma la parola d’ordine e niente paura e soprattutto niente supervalutazione del problema coronavirus che esiste in tutto il mondo. C’è un’altra raccomandazione di non ascoltare nessun’altro che non siano le fonti ufficiali. La posizione delle autorità sanitarie è questa ma intanto,  non sono pochi gli italiani che si recano in farmacia per sapere se ci sono medicinali, per prevenire eventuali contagi, ed acquistano mascherine, da tenere in casa in caso di bisogno. Insomma il comportamento è quello tipico di sempre:” Non si sa mai…meglio premunirsi”. I medici di base rassicurano gli ” irrequieti” clienti così come i sanitari degli ospedali. L’unica voce fuori dal coro dello stare tranquilli è quella del leader della Lega:” Si certo stare tranquilli ma chi sbarca nei nostri porti a centinaia dovrebbero essere fermati e controllati. Se ne passa uno contagiato il problema c’è e non è giusto che si trascuri questo aspetto che a mio avviso, va attentamente valutato per la valenza che ha: la trasmissione del coronamirus si trasmette da uomo a uomo e, per questa ragione, la prudenza non è mai troppa”. La notizia è giunta dallo Spallanzani: i due turisti non sono infetti, ma saranno ospiti  dell’ospedale per altri controlli. Sospiro di sollievo per 6000 turisti.

Roma: coppia di cinesi infetti dall’Hotel allo Spallanzani. Wuhan: sanitari senza indumenti ricambio

Il bilancio dell’epidemia del coronavirus, per quanto si sa ufficialmente è pesante: i morti sono 180 ed i contagiati 7.700 con altri casi, che si aggiungono a quelli già esistenti, quotidianamente. I contagi da uomo ad uomo, in realtà era stato scoperto sin dal mese di dicembre, fattore che favorisce il diffondersi del male, con estrema facilità. Ormai l’infezione è presente ovunque i casi vengono segnalati anche nelle Filippine, India e Vietnam. Cominciano ad appalesarsi anche altri problemi, proprio in Cina e nella città da dove, si è acceso e sviluppato il focolaio, a Wuhan. La denuncia del governatore della Provincia dell’Ubei, Wang Xiadong, è molto significativa:” Si stanno verificando situazioni di forte disagio. Mancano le forniture di medicine  e indumenti protettivi, usa e getta, non solo a Wuhan: i sanitari hanno dovuto far ricorso ad indossare, impermeabili e per copre le scarpe, sacchi di norma utilizzati per l’immondizia. Immediata la risposta di Pechino che ha ordinato la produzione del necessario comprese le mascherine, ormai introvabili. Da domani ne dovranno essere realizzate 100 milioni al giorno. Intanto gli Stati stanno portando via dalla Cina i connazionali con voli straordinari per portarli in luoghi protetti per una quarantena che, secondo i si dice, non dovrebbe essere inferiore ai 14 giorni. La Russia, dal canto suo ha chiuso i valichi di confine, già da 48 ore. Nessun cinese potrà entrare nel Paese di Putin, anche se non avrà febbre e non presenterà nessun sintomo dell’epidemia. E’ stata tenuta in considerazione la possibilità dei portatori sani. In Cina il problema dell’epidemia sta producendo danni enormi, non soltanto umani ma anche economici tanto che, gli ultimi accordi raggiunti con con gli Stati Uniti sui dazi ed interscambi, saranno oggetto di nuove trattative. Il coronamirus non è più uno sconosciuto, i ricercatori lo hanno identificato e cercano di seguirne anche le mutazioni. E tra non molto, se sarà necessario, verrà iniziata, su vasta scala, la produzione di un vaccino, anche se al momento le perplessità, non mancano. L’epidemia, tra l’altro ha bloccato il normale vivere come la produzione. Le fabbriche chiudono e le città hanno un’aspetto spettrale: strade deserte e insegne spente. Le famiglie sono barricate in casa ma, le scorte alimentari cominciano a scarseggiare e sarà quindi indispensabile trovare un sistema di come rifornire o i  punti vendita o far giungere le riserve nelle case: soluzione complicatissima anche se già allo studio, in quella Cina dove, il brulicare di gente indaffarata per lavoro o acquisti, era una delle caratteristiche più appariscenti di un popolo che considerava il Pil al 6% troppo basso, per un Paese che doveva crescere, ad un ritmo molto sostenuto. Scoperta una coppia di cinesi contagiata dall’epidemia coronavirus. Era parte di una comitiva ed hanno utilizzato un hotel in via Cavour. Hanno viaggiato in autobus e sono venuti in contatto con tantissime persone, dall’aereo, al personale aeroportuale, al viaggio via terra, fino al personale dell’Hotel. Erano diretti a Cassino con altri connazionali. Si tratta di marito e moglie. L’intervento del governo: stop ai voli da e per la Cina ed è iniziata la ” caccia” a chi è entrato in contato con gli infetti, in base anche, alle loro indicazioni. La Camera d’albergo è stata sigillata. Due casi che hanno fatto scattare un’allerta più che giustificata: no al panico, come ha detto il Premier Conte, che non servirebbe a nulla.