Il Pd ha deciso…va in “conclave” in un luogo molto significativo: nell’Abazia di San Marco Pastore zona reatino. Quando? il 13 e il 14 gennaio prossimi. Perchè? Per tracciare il programma di governo per il 2020, almeno ufficialmente, che dovrebe confermare queste linee guida: ambiente, infrastrutture, scuola e giustizia. Il ritiro, deciso dal segretario Zingaretti, serve anche per raccomandarsi, per i credenti, al Signore, per le regionali in Emilia Romagna e Calabria dove il centrodestra sta dando, filo da torcere, con l’intento di sfondare nel bunker del centrosinistra, com’ è accaduto in Umbria. la Regione sotto tiro, che farebbe felice Salvini e &, è quella che ha dato che ha dato i natali a Romano Pro di. il titolo dato al “conclave” è molto significativo:” Oggi per un domani – prima le persone. Una nuova agenda per il governo”. E c’è anche un’altro motivo, della convocazione del “conclave” in Abazia: con ministri e sottosegretari, evitare l’iniziativa, del Premier Conte, che aveva parlato di riunire, forse a San Giovanni Rotondo, terra di Padre Pio, tutti i ministri, per discutere i problemi da affrontare, con priorità, nell’anno appena iniziato. E no! Ha pensato Zingaretti questo Presidente del Consiglio, non vuole fondare un suo partito e nemmeno un suo gruppo parlamentare ma non può, arrogarsi il diritto di fare conclavi, nella terra del suo corregionale Santo, con i nostri ministri. In realtà il Pd, a parte ogni altra considerazione, come lo stesso Conte, mantengono lo sguardo molto attento e preoccupato su quello che sta succedendo nel M5S dove tutto è possibile. Per il momento i numeri per sostenere il governo, in sicurezza ci sono, ma Salvini, sta scavando per tentare di riuscire a raggiungere, una quota tale da bloccare l’azione del governo e, costringerlo ad accettare l’idea di una campagna elettorale al calor bianco, prima del referendum sulla riduzione dei parlamentari. L’ex rozzo ministro dell’oltre Po, da alcuni giorni è meno aggressivo e cerca di vendere la sua immagine, da potenziale Premier, qualora riuscisse nel suo, disperato tentativo, di far andare gli italiani alle urne il più presto possibile. L’azione della Lega avviene mentre il M5S vacilla e Di Battista, il battitore libero del Movimento, per far capire chi è, anche a chi non lo conosce così determinato, andrà se non è già partito, in Iraq e forse anche in Iran. Il motivo? Mettere Di Maio in ombra, come ministro per gli Esteri, è più che evidente che l’obiettivo di Ale è il capo politico del M5S che, avrebbe sbagliato tutto. Tra gli altri problemi tra Pd, Italia Vera e il M5S c’è una prescrizione cancellata, che non non può essere accettata, dal centro sinistra. Ma il Guardasigilli non molla ed anzi, digrigna i denti con chiunque chiede di cambiare, la sua vittoria in un accordo con il Pd che vorrebbe racchiudere i processi, in 3 anni più sei mesi, in casi eccezionali. Infine ci sono le Sardine che torneranno in piazza, come preannunciato, il 19 gennaio. Il Pd deve decidere cosa fare e come dialogare con questi giovanissimi, scesi allo scoperto. Certamente sono di sinistra ma, molto dipende su come intendono fare politica e su come possono affiancare il Pd, con quali idee e relativa contropartita, visto che puntano ad ottenere il 25% dell’elettorato. Dichiarazione del leader Sardine Santori. Tempi duri, non solo per la coalizione di governo, ma anche per il leader del centrodestra, Salvini, che al 90% verrebbe consegnato, nelle mani della magistratura ordinaria, per il caso Gregoretti. E se sono tempi duri per la politica, general mente intesa, lo sono anche per gli italiani che cercano di decifrare: decisioni, paroloni, diktat, minacce, fisco e tanto ancora, senza doversi rivolgere alla Sibilla.
Baghdad – Maree di popolo ai funerali di Soleimani. Stati Uniti-Iran: minacce crescenti
Proseguono, con la partecipazione di vere e proprie maree umane, i funerali per il generale Qassem Soleimani: l’intero mondo sciita lo considerava, l’eroe più prezioso, non solo per l’Iran e gli tributa ogni tipo di onore. Oggi si è aggiunta un’altra bara, quella di Abu Mehdi al Mouhaindis, capo militare iracheno f ilo iraniano, ucciso dagli americani, nello stesso raid che ha eliminato Qassem. La folla scatenata urla ” Morte America” e gli ayatollah parlano di vendetta, nel momento in cui decideranno di agire. Dal canto suo Trump, sul suo capo è stata messa una taglia, twitta:” Se l’Iran colpisce gli americani gli Stati Uniti colpiranno molto duramente. gli obiettivi sono 52 e corrispondono agli ostaggi american,i presi molti anni fa. Gli obiettivi sono di livello molto elevato – ha proseguito il Presidente Usa – per l’Iran ed anche per la sua cultura”. Insomma la tensione si mantiene molto alta e, il Capo ella Casa Bianca non ha nessuna intenzione di subire, vendette o aggressioni. Il messaggio è chiarissimo. Il ministro della Difesa del governo iraniano, Amir Hatami, ha chiesto a tutti i Paesi del mondo di ” prendere posizione appropriata contro il terrorismo Usa, se vogliono evitare, atti odiosi, come quello che ha ucciso l’eroe Qassem”. L’Iran ha presentato ricorso anche alle Nazioni Unite per l’atto criminale compiuto dagli americani. Ma il problema è in piena evoluzione. L’agenzia Bloomberg ha diffuso la notizia che, entro la prossima notte, verrà deciso dagli iraniani se uscire dall’accordo sul nucleare, per riprendere l’arricchimento dell’uranio, anche se non è stato detto, verso la preparazione di una bomba nucleare sporca, come quella sganciata, nel 1945 dagli Stati Uniti, per piegare il Giappone ad una resa incondizionata. Il quadro della prima parte del 2000 si presenta molto inquietante, per una serie di situazioni, in Medio Oriente dove, c’è il fondato timore che la situazione possa esplodere, in tutta la vasta regione dove le contrapposizioni, non sono solo ideologiche, ma religiose.
Sorrento – Straniero in codice verde urla:” Hallah Akbar” e ferisce 2 sorveglianti
Un extracomunitario, in codice verde, al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi D’Aragona, è andato in escandescenze, mentre era in attesa che venissero visitati chi era in codice rosso. I sanitari hanno cercato di calmarlo garantendo che sarebbe stato visitato non appena possibile. Ma l’uomo è corso verso il bagno e, il personale di sorveglianza lo ha seguito per verificare, cosa volesse fare, in uno stato di forte agitazione. Ma il nordafricano, non appena ha visto le divise, ha spaccato lo specchio che era sulla parete e si avventato, sui due agenti privati, colpendoli al grido di ” Hallah Akbar”. Uno ha riportato ferite alle mani e l’altro al viso ma, alla fine, sono riusciti ad immobilizzarlo. Sul posto è giunto subito il responsabile della ditta che ha i sorveglianti dislocati nell’ospedale, a protezione di medici ed infermieri, ormai nel mirino anche di italiani, ed ha provveduto a portare lo straniero al posto fisso di polizia. I sanitari, intervenuti successivamente, hanno disposto per l’aggressore, il ricovero coatto in Psichiatria ed i vigilanti, dopo le cure del caso, portati nelle loro abitazioni in quanto le ferite, non erano tanto gravi, da ricoverarli. Fortunatamente, il personale di sorveglianza, è riuscito ad evitare di essere colpiti, se non di striscio. Questo come altre aggressioni, al personale delle ambulanze, medici ed infermieri ed anche nei locali del pronto soccorso, dovrebbero far scattare l’allarme, a livello regionale e governativo, se non altro, nelle zone dove questo tipo di violenza si è già palesato più volte. Il personale sanitario non può operare in queste condizioni, sotto minaccia di veri e propri atti di terrorismo casalingo visto che c’è stato chi ha dato alle fiamme ambulanze, senza rendersi conto che a bordo ci sono, bombole di ossigeno, che potevano esplodere provocando danni gravi a persone e cose.