Roma – Grillo incontra Fico:” Per rilanciarci un’idea e un’occasione”

Il M5S è in crisi. Lo scivolone verso il basso dei consensi, la lotta intestina tra chi difende le idee alla base, del Movimento fondato da Beppe Grillo e quanti, guardano con preoccupazione, l’alleanza con il Pd, partito alternativo e non complementare, l’impossibilità di mantenere tutte le promesse elettorali fatte, a intere popolazioni, in occasione delle politiche del 2018, il passaggio al governo da una coalizione con la Lega a quella con il Pd, sono tutti fatti che hanno fi nito per raffreddare, gli elettori del Movimento e reso complicato il futuro, del primo partito italiano, con una dote del 33% dei voti. Grillo aveva detto che avrebbe seguito più da vicino la politica dopo le contestazioni, dei parlamentari, nei confronti di Di Maio, capo politico del Movimento. Così c’è stato un incontro, all’Hotel Forum, tra Beppe Grillo e Roberto Fico, Presidente della Camera. Il  fondatore del M5S ha dichiarato:” Non so cosa sarà il Movimento tra 20 anni, io sono fiducioso e credo che ci sarà una rivalutazione di tutto, il nostro spirito si recupererà. E’ una questione di spirito, umanità e delle famose frasi rivoluzionarie. Dentro di noi qualcosa è rimasto e verrà fuori ancora più potente, ci vuole l’occasione, ci vuole un’idea e la stiamo pensando”. Forse ci vorrà più di un’idea ma Grillo pensa che sia sufficiente, vedremo se ha ragione.. Intanto il M5S nomina i ” facilitatori” cioè persone che aiuteranno Di Maio che,” per il momento rimane dove si trova”, si avvia ad affrontare le regionali in Emilia Romagna e Calabria e a radicarsi sul territorio, come un partito vero e proprio. E in questa situazione, va aggiunto, che i rapporti tra il Pd e il Movimento non sono idilliaci, anzi è vero l’esatto contrario. Le due identità, sono completamente diverse tanto da entrare in conflitto, in continuazione, alimentando nella pubblica opinione la convinzione, che si tratta di alleati troppo litigiosi, per poter fare cose buone per l’Italia. Eppure il governo, sia pure con un difficilissimo Bilancio, sta cercando di uscire dalle sabbie mobili con un aumento dei debito di circa 7,5 miliardi, nel silenzio dell’UE, visto che al governo non ci sono sovranisti. Ma M5S e Pd dovranno discutere, un programma condiviso, a partire da gennaio, senza contratto secondo il Pd con per il M5S. Di carne a cuocere tantissima e tutta questa materia passa per le mani del Premier, lui media su tutto, in un mondo politico che ha imparato a conoscere.  Se non ci sarà accordo pieno sul programma triennale, le elezioni anticipate sono dietro l’angolo così come il referendum sul taglio dei parlamentari, visto che la quota dei legislatori è molto vicina al quorum o, secondo alcune voci di corridoio dei “Palazzi”, sarebbe stato già raggiunto e superato.

Catania – Tribunale ministri:” Salvini: sequestro migranti e abuso potere”.

Il Tribunale dei ministri di Catania ha deciso, il documento è stato pubblicato dal ” Corriere della Sera”. ” l’ex ministro agli Interni, Matteo Salvini, ha abusato dei suoi poteri privando della libertà personale 131 migranti a bordo dell’unità navale Gregoretti, della guardia costiera italiana”. Per dirla in breve Salvini,  rischia fino 15 anni di carcere in quanto sarebbe responsabile di sequestro di persone  aggravato dal fatto che avrebbe abusato dei suoi poteri. L’accusa del Tribu nale dei ministri è stata trasmessa al Presidente del Senato ed ora tocca al Senato, concedere o negare, l’autorizzazione a procedere. La reazione del leader della Lega è stata immediata:” E’ una vergogna. Vorrei sapere quanto queste indagini costano al popolo italiano. Quanto costano gli uomini ed il tempo sottratto alle indagini su criminali veri. Il fatto che io rischi anni di galera per aver difeso i confini del mio Paese mi fa dire che in Italia c’è un problema”. E non è l’unico a pensarla così. Salvini ha colto l’occasione per parlare del suo caso ad evento della Confapi e non c’è stato chi non gli ha dato ragione. E’ indubbio che la decisione presa dal ministro ha determinato due correnti di pensiero e che la prevalente, non di poco, sia quella che l’Unione Europea, così come riconosciuto prima dalla cancelliera Merkel e poi dalle neo Presidente UE Leyen, “l’Italia è stata lasciata sola ad affrontare una situazione che riguarda tutta l’Unione”. Ora occorre, con sollecitudine ripensare sul come affrontare la politica dei migranti, se con corridoi umanitari, controllati dall’Onu o dall’Unione Europea, per far giungere nel Vecchio Continente chi ne ha il diritto secondo le regole internazio nali e, allo stesso tempo eliminare, dal vergognoso scenario, schiavisti e trafficanti di persone.

Strasburgo – Chiaro messaggio della Leyen a Johnson su Brexit

Messaggio chiaro e diretto quello della neo Presidente della Commissione UE, Von der Leyen al Regno Unito e quindi al Premier Johnson:” Se non riusciamo a chiudere l’accordo entro la fine del 2020, ci troveremo in una situazione molto pericolosa, che nuocerà più al Regno Unito  che alla UE. La Presidente è intervenuta in aula a Strasburgo per spiegare le motivazioni e valutazioni su Brexit e relative conseguenze. ” L’Unione – ha precisato la Leyen – potrà continuare a be neficiare  del mercato unico, dell’unione doganale, degli accordi internazionali che abbiamo chiuso con i nostri partner. L’agenda di fronte a noi  è estrema mente impegnativa. Finirà nel dicembre 2020 e ci lascia poco tempo”.  chi deve capire capisca e lo faccia  con serietà e senza colpi di testa.