Londra – Vertice Nato:” più risorse nuove tecnologie”. Siparietto su Trump

Vertice Nato in Gran Bretagna a Watford, località alla periferia di Londra, e ricevimento  finale a Buckingham Palace. i 70 Capi di Stato e di Governo hanno ascoltato, la relazione del segretario generale Stoltenberg e gli interventi degli altri vertici dei Paesi. Numerosi gli incontri bilaterali. In conclusione ci saranno maggiori risorse per armamenti moderni, cosa che accade per la prima volta dopo molto tempo, ed è stato preso l’impegno di accettare la sfida sulle nuove tecnologie mantenendo un atteggiamento, di forte deterrenza , ma anche di dialogo con la Russia. Ma la Nato solo da oggi, considera come oggetto di attenzione la Cina. Insomma per aumentare armamenti e sfide tecnologiche militari occorre, per giustificare investimenti del genere, sottraendo risorse alle popolazioni, si deve trovare un potenziale nemico. In definitiva, Trump ha ottenuto quello che chiedeva da tempo, non il 2% del Pil di ogni nazione ma l’impegno ad aumentare gli investimenti. Ma c’è stato un simpatico siparietto, animato da Macron,  trudeau, Johnson e Rutte che, bicchieri di vino in mano, hanno fatto cerchio per prendere in giro il Presidente degli Stati Uniti Trump. Il siparietto ” catturato” dalle televisioni canadese, britannica e olandese sta facendo il giro dei social, con commenti, al limite della buona educazione. Il Presidente Trump ha saputo del siparietto ed ha pubblicamente accusato il premier canadese Trudeau di essere un ” ipocrita”. Comunque Donald Trump ha colto questa occasione, per significare agli alleati della Nato, del pericolo per le sicurezze nazionali di stipulare rapporti con Huawei e concessione 5G. Raccomandazione che a quanto noto, almeno fino ad oggi, gli Stati membri della Nato, non avrebbero intenzione di aprire le porte ai cinesi in un settore, così delicato, come la comunicazione. Anche se poi, com’è sempre accaduto vincerà “l’affare”. C’è stato un incontro anche tra il Premier italiano Conte e il Presidente Trump che ha chiesto come vanno le cose in Italia affermando che, da quanto risulta, il governo sta operando bene. Quello che si può ricavare dai vari report è che la Nato appare un’alleanza stanca e che, l’attuale presidenza americana, la tiene sotto scacco continuamente con la minaccia dei dazi. Politica economica, malsopportata, da molti Stati, soprattutto dal Presidente Macron, fermo sostenitore della necessità di un esercito europeo, con ovvia copertura atomica, dell’unico Paese del Vecchio Continente che la possiede: la Francia.

Madrid – I dati Ansa Germanwatch sui disastri, per eventi estremi, gela Cop25

Ansa Germanwatch ha diffuso il climate risk index, una serio punto sulla situazione che ci dovrebbe indurre a pensare diversamente sulla problematica all’attenzione  dei politici ma soprattutto dell’opinione pubblica sempre più preoccupa ta dei dati che si vanno diffondendo e che vengono confermati con questo studio. Basti considerare che dal 1999 al 2018 i morti riconducibili agli eventi meteorologici estremi hanno provocato in Italia 19.927 morti ed una perdita economica  di 32,92 miliardi di dollari. L’Italia si piazza, in questa drammatica classifica,  al sesto posto nel mondo per numero di vittime e al diciottesimo per perdite economiche. Negli ultimi venti anni, il nostro Paese, risulta occupare il ventesimo posto  tra le nazioni più colpite. Questo rapporto è stato diffuso a Madrid in occasione di Cop25, dove è stato confermato che, i Paesi più colpiti sono quelli più poveri, quali: Myanmar e Haiti. Ma non mancano i Paesi ricchi. Non mancano, infatti, Giappone che ha subito  bombe d’acqua, ondate di calore e tifoni. SEguono Filippine, Germania, Madagascar, India, Sri Lanka, Ruanda, Canada  e Fiji. L’India, figura nel rapporto, al primo posto in termini di perdite economiche nel 2018 davanti a Giappone. L’Italia si classifica nell’anno all’ottavo posto per perdite economiche e al ventottesimo per morti. Un rapporto che inciderà sui lavori di Cop25 in corso a Madrid dove l’allarme è alto anche per come lo ha impostato, il segretario generale dell’Onu Gurretes:” O passerete per chi ha messo la testa sotto la sabbia mentre il Pianeta brucia o decidete di intervenire, bloccando l’uso del carbone, primo inquinatore con il Co2″. Certo è che gli interventi, per salvare il Pianeta, non possono essere isolati, ma gli scienziati lo hanno ripetuto più volte:”… occorre una decisione immediata e corale per tentare d’invertire una catastrofe che riguarda la vita sulla Terra”.

Roma – Di Maio smentisce Conte:” Sapevamo intero pacchetto e sicurezza depositi”

Il Premier Conte, per il meccanismo europeo di stabilità, è spalle al muro non c’è più alcun dubbio. Attualmente è difeso solo dal Pd mentre il Movimento l’ha freddato con due dichiarazioni. Di Maio ha sostenuto che il Presidente del Consi glio ha mentito. Ed ha ricordato cosa aveva detto ai ministri:” …sapevamo che il Mes era arrivato  ad un punto  della sua riforma, ma sapevamo anche che era all’interno di un pacchetto che prevede anche la riforma dell’unione bancaria  e l’assicurazione  sui depositi. Queste tre cose vanno insieme e non si può  un “passaggio” per volta. Gianroberto Casaleggio – ha proseguito Di Maio – che per avere ampia platea nel Movimento ed oltre, ha utilizzato Fb, ha anche detto che, Gianroberto Casaleggio, affermava:” Quando non c’è dubbio non c’è nessun dubbio e sul Mes, i  dubbi ci sono. Il meccanismo europeo di stabilità è quel fondo a cui attingere, per necessità economiche di uno Stato membro dell’Unione Europea, e questo sarebbe positivo, se nella riforma in discussione, non ci fossero  sospetti che in futuro, rischiamo di far finire l’Italia sotto ricatto. Questo solo dubbio non ci sta bene e il Movimento voterebbe contro. Sullo scottante problema, che vede il Premier in pesanti difficoltà, non solo con il Pd ma anche a Bruxelles dove, dovrà essere chiesto un rinvio, alla prossima primavera, per ogni decisione sul Mes. Tra l’altro Di Maio sa che questa decisione ha, notevolmente irrigidito i rapporti con il Pd e con il Premier. Conte, che aveva dato per scontato l’ok al Mes,  in Parlamento dopo la sua informativa e che Lega, FdI e FI non avrebbero trovato ” alleati” in questa fase. Momento delicatissimo, nei rapporti tra i partiti di governo, su sponde opposte,… quasi su tutto. Di Maio, confermato alla guida della politica del Movimento ha dalla sua parte Di Battista, molto seguito dalla base del M5S, il quale ha dichiarato:”  Così com’è questo Mes  non conviene all’Italia. Punto”. E Di Maio rilancia:” La trincea  del M5S sul Mes”. Il partito, di lotta e di governo, non intende commettere l’errore di essere accusato di seguire la linea del Pd o di euroburocrati che stanno a Bruxelles e non mostra, nessun timore di tirare ancora la corda, in quanto Pd e Conte, non avrebbero scelta, nonostante i mal di pancia tra i democrat sono più che noti. Tra l’altro  il Premier, non ha scelta in quanto deve soltanto, tanta riconoscenza al Movimento che l’ha prelevato, dalla docenza universitaria per proiettarlo, senza nessun passaggio elettorale, a livello mondiale. I prossimi giorni diranno di più: i malumori sono tanti nutriti quotidianamente da posizioni opposte tra M5S,  Pd e Premier. Per non perdere le diverse identità non possono fare diversamente, nè i democratici e nè i grillini, per rimanere ben distinti in questa e, in possibili successive riforme, quali ad esempio, la giustizia civile e penale. Prevedere cosa accadrà nel futuro  prossimo? Ci vorrebbe la sfera di cristallo per quanta instabilità c’è in una navigazione governativa complicatissima.