E’ incredibile ma ancora oggi, 15 maggio, il governo sta lavorando ancora alle norme che dovranno essere osservate per la riapertura prevista, come noto, lunedì prossimo 18 maggio. Il governo Conte batte per lentezza tutti i precedenti, per emettere le regolo, che non possono essere rinviate dall’oggi al domani. Eppure va detto che il premier e i ministri, si sono circondati di task force, in quantità elevatissima, come non era mai avvenuto. Il ritardo è fortissimo nei confronti di quanti, per stare nelle nuove norme dovrà effettuare, lavori di adattamento, agli ambienti o negozi preesistenti. Eppure era interesse, non solo dell’esecutivo e, degli stessi ministri delegati, affrettarsi per favorire una riapertura ordinata. La liberalità lasciata ai singoli governatori, più che giusta considerati i compiti he hanno sul territorio, non potrà che migliorare quella nazionale nel senso che, le decisioni dei vari presidenti, potranno soltanto garantire meglio sia gli italian e sia i turisti che sceglieranno l’Italia per il soggiorno estivo. Sarà un turismo incentivato dallo Stato: 500 euro a famiglia che passerà le ferie sulla penisola e isole mentre per il turista singolo la somma sarà ridotta del 50%. Ma non si può mancare di tornare sul problema di questo governo, in ritardo su tutto e non meraviglia, il comportamento del Premier, docente universitario e avvocato, che privilegia, i punti e le virgole, all’urgenza di dare alle categorie le disposizioni finali, ormai fuori tempo massimo. I titolari della tantissime attività, previste alla riapertura stanno lavorando ma sulla base di indiscrezioni, o fughe di notizie dagli uffici ministeriali, che potrebbero rivelarsi non esatte e comunque cambiate, all’ultimo momento. Questa situazione al limite del credibile sta dando, un buon aiuto all’opposizione di Cd: Lega, FdI e FI, che denunciano ritardi inaccettabili e diventano così, i portavoce di migliaia di titolari di attività che, fino a questo pomeriggio, erano in attesa, forse di un altro Dpcm, che fissasse la normativa che dovrà essere osservata, togliendo questo venerdì, in 48 ore, domenica compresa. Suvvia ci sono ritardi inaccettabili e non poca confusione tanto da consentire a Salvini che, con il Carroccio era in costante perdita di consensi, sia pure limitata, di poter nuovamente alzare il tiro:” Davanti a tanta inefficienza siamo pronti, se gli elettori lo vorranno, di tornare al governo, tagliare le tasse com’è avvenuto in tutta l’Unione Europea. Se non ci ascolteranno in Parlamento saremo a Roma per sollecitarei provvedimenti indispensabili per rilanciare il Paese, con un Pil stimato a – 9%, cioè pari alla catastrofe del 2008. Governo e burocrazia bloccano tutto, persino i 63 miliardi di lavori già finanziati ma fermi, sotto due dita di polvere. E dire che il Pd aveva imposto una sua ministra la De Micheli per sbloccare la situazione con rara celerità. Una strategia per rilanciare il Paese con tutto ciò che era possibile che si sta rivelando irrilevante.
Roma – Sanità “migliora”. Il Dl da 55 miliardi approvato dal governo contestato dal Cd unito
La Protezione civile, con il suo bollettino, ci ha informato che oggi c’è stato, un lieve incremento dei contagiati 992 da ieri pomeriggio. Il totale aggiornato dei casi positivi , inclusi guariti e vittime sale così a 223.096. Aumentano anche i gua riti 115.288 con un incremento di 2.747 in sole 24 ore. I malati, ovviamente scendono a 76.440 ed i decessi che si sono verificati, 262 di cui ben 111, solo in Lombardia, una regione che continua ad essere tenuta sotto osservazione per quanto accaduto, sin dall’esplosione della Pandemia. Le vittime in totale 31.358 mentre, in terapia intensiva, diminuiscono i pazienti da dove sono usciti in 30. Ma da oggi i media si occupano un pò meno del Covid – 19 per dare spazio al Dl, ” Rilancio Italia” approvato dal Cdm ieri sera. La somma disponibile è di 55 miliardi, un intervento che non ha precedenti nella storia repubblicana. Gli investimenti riguardano circa 250 settori e, il Presidente di Confindustria, Bonomi, che l’aveva sconsigliata, avrebbe preferito una maggiore concentrazione, sui settori che avrebbero determinato: occupazione, esportazione e sviluppo. Ma la coalizione di governo ha ritenuto di percorrere una strada diversa ed ora s lo il Parlamento, potrà cambiare il deciso, dalla maggioranza. Il ministro per l’Economia Gualtieri è pienamente convinto che l’Italia riuscirà a risolvere i suoi problemi, nonostante il Pil previsto per l’anno in corso è in profondo rosso, vicino ad un meno 9%. Che l’Italia possa recuperare, in buona parte lo svantaggio, determinato prevalentemente dalla Pandemia Covid -19, è Matteo Renzi che ha invitato il governo a mettere “le ali ai piedi” e far diventare il semestre giugno – dicembre un periodo di vero e proprio riscatto. Renzi considera positivamente, la posizione dei sindacati che seguono con attenzione quello che fa il governo,e non si sono messi di traverso. Renzi Sollecita l’apertura di tutti i cantieri, ancora bloccati anche se finanziati, e non solo quelli dello Stato, ma anche di altri enti pubblici. Per dirla in breve Renzi crede molto alle risorse economiche che l’Italia ha ma che rimangono bloccate, da una eccessiva burocrazia che lui ha conosciuto bene, nel periodo in cui è stato Premier. Ma il ” passo” del governo Conte è ormai più che noto: davanti ai provvedimenti, ed a parte i pareri sia pure positivi, occorre il tempo necessario per scriverli bene e senza sbavature, anche se, nonostante tanta prudenza, le cose non sono andate sempre nel verso giusto: il rinvio di tanti provvedimenti, anche urgenti, ne sono la testimonianza. L’opposizione, non sempre a torto, Salvini, Meloni e Berlusconi, ha messo in evidenza l’aumento della povertà e della disoccupazione ed ha, fortemente contestato il Dl per offrire, garanzie ai lavoratori stranieri in Italia, rammentando che ci sono i connazionali in attesa di essere impiegati in lavori e che, i colpi di spugna non sono mai visti con piacere dagli elettori. Pronta la risposta del ministro per l’Interno Lamorgese:” Nessun colpo di spugna, anzi massima attenzione a chi viene per lavorare e a chi viola o ha violato la legge”. Un confronto, mag gioranza – opposizione che ci accompagnerà, fino all’approvazione definitiva del Parlamento. Comunque il testo del Dl non è bloccato ed i parlamentari potranno, se lo riterranno opportuno, apportare le modifiche ritenute utili e non è detto che, tra le tante anime che caratterizzano il M5S, non si ci sia la volontà di cambiare alcuni dei 250 punti che compongono il Decreto legge.
New York – Cuomo lancia l’allarme:” tre decessi e 100 infettati tra ragazzini. Variante Covid -19?”
Il pericolo coronavirus non è terminato, anzi fa più paura di prima, che ne è spuntato uno nuovo a New York. La notizia è stata diffusa direttamente dal governatore Cuomo ed ha subito allarmato la popolazione dello Stato. Un centinaio di ragazzini, sono affetti dalla rara e pericolosa sindrome infiammatoria, simile a quella di Kawasaki, che i sanitari di Cuomo, sospettano possa essere collegata al Covid-19. Cuomo ha anche rivelato, tramite i media che sono già morti due bambini, uno di 5 e 7 anni ed un giovane di 18 anni. Metà dei casi, secondo le autorità sanitarie, riguarda giovanissimi compresi tra i 5 ed i 14 anni. Il governatore di New York ha così commentato la notizia:” Si tratta di una situazione mol to inquietante ed i casi, nella città di new York, sono 52 mentre gli altri trovati nel circondario. L’allarme è stato lanciato perchè i giovani stiano attenti ai contagi e, le famiglie guardino con maggiore attenzione ai più piccoli. Certo – ha proseguito Cuomo – sono in età tanto da essere considerati forti, ma occorre evitare ogni rischio. C’è poco da aggiungere ora spetta ai sanitari, studiare cosa sta accadendo e verificare se si tratta, di una nuova malattia che non ha nulla che vedere con il Covid – 19 oppure, come temono altri sanitari, potrebbe essere una variante al virus che in America, ha ucciso molte persone, più che in tutto il resto del mondo. L’unica constatazione che possiamo permetterci è quella di riportare la notizia, così come data dall’autorità competente e che dopo, la Pandemia del Covid 19 ancora in corso in molti Paesi, certo non ci voleva questo nuovo allarme che riguarda, tra l’altro ragazzi, ai quali è più difficile far comprendere i comportamenti che devono avere, per evitare contagi pericolosi.