Roma- Coronavirus: parlino solo i veri scienziati. I politici ascoltino e si adeguino

Da qualche tempo, in periodo di coronavirus,  c’è un fiorire di ” elevate competenze” in video, radio pubbliche e private nonchè, su carta stampata. Molti intervengono su questo ignoto virus che, oltre a seminare morte sta riuscendo a far saltare il “dio Pil”, adorato come un nuovo Dio. Così accade anche, durante le interminabili conversazioni telefoniche, determinate dal “tuttiacasa” per vincere questa battaglia contro il temibile nemico. Ognuno ha la sua ricetta per uscire da una condizione che l’uomo fino ad oggi, non aveva conosciuto se non in epoche remote, e che non poteva immaginare dovesse affrontarla nel terzo millennio. Vengono intervistati, anche ad analisti di piccoli presidi ospedalieri, professionisti capaci, ma nella loro dimensione. Ogni giorno, o ora, salta fuori una novità che rimbalza fino a chi si occupa di informazione e che ha il dovere di confrontarsi, con le fonti ufficiali se la notizia è degna di nota oppure è una delle tante, false indicazioni, da cestinare senza indugio. Così come non può essere notizia, ma solo conseguenza, il crollo delle vendite di tutto ciò che era, nei negozi al dettaglio, se chiusi ad una clientela che a sua volta ha conosciuto, se ha rispettato le norme di comportamento, com’è dura scontare la condanna ai domiciliari. Sarebbe una temibile tragedia se il governo non seguisse, i continui consigli dei preparati vertici dell’ISS, che affermano:”stiamo ancora vivendo in pieno la fase 1 e che i dati elaborati indicano, l’utilizzo della massima prudenza in una Italia che, per numero dei decessi, è già ben oltre quota diecimila. I contagiati sono ancora tantissimi e per la maggior parte sconosciuti. Inoltre pezzi di intere regioni del Nord, costituiscono ancora, un pericolo per la salute pubblica e la luce, in fondo a questo orrendo tunnel, nel quale sono sono stati uccisi nel modo più crudele, tantissimi genitori o nonni. Anziani e vecchi accompagnati fino ad un’età avanzata, da una sanità pubblica che ha dimostrato, non solo di funzionare bene,  va rivisto il modello, ma di avere una cultura samaritana, come hanno e stanno dimostrando, durante questa guerra con il coronavirus. L’Italia acculturata, governo e Parlamento, Regioni e Comuni non devono seguire le false notizie o esempi discutibili ma, molto responsabilmente la politica, deve fare un passo indietro: la strada da percorrere spetta soltanto ai veri scienziati, ricercatori, infettivologi a analisti che devono dirci, cosa dobbiamo fare e quale comportamento seguire, oltre quello già più che noto. Il fatto che in altre nazioni di bambini vanno a scuola e dove sono stati riaperti bar e pub a noi non deve interessare più di tanto. Gli italiani vadano informati compiutamene, non dalla Protezione civile che ha altri compiti, ma dai vertici della sanità pubblica che devono accompagnarci fuori da questo flagello con i sacrifici che ci vorranno. La responsabilità, di guidare politicamente il Paese spetta agli eletti,  ma su quello che dobbiamo fare per sconfiggere il coronavirus è esclusivo compito degli scienziati, nell’ambito e nei limiti della conoscenza enecessaria prudenza.

Roma – Conte frastornato. Gentiloni “l’ora delle scelte”. EPARINA ANTI AZIONE COVID -19?

Da dieci giorni consecutivi ricoveri in terapia intensiva scendono. Oggi – ha detto Borrelli nel consueto incontro con la stampa – sono in 3.260 meno 83 rispetto a ieri. I contagiati 103 mila con un incremento di 1.363 persone in, più nelle ultime 24 ore. I ricoverati in ospedale perchè presentano sintomi 28.023,  cioè 103 in più da ieri e 73.233 sono stati posti all’isolamento domiciliare. i decessi nelle ultime 24 ore 566 ieri ne sono stati 431 così nel totale, le vittime del corona virus hanno superato quota 20 mila, per l’esattezza 20.465 in percentuale moltissimi. Mentre i guariti ad oggi sono 34.435 cioè 1224 in più, nell’arco di una sola giornata. La polemica tra il Premier con le opposizioni, interessa davvero poco. Conte aveva avuto un consiglio dal Capo dello Stato: tutti insieme per vincere la guerra al coronavirus e, doveva fare di tutto per capire che sarebbe stato molto importante un Paese unito, in un momento così delicato come l’attuale fase e quella successiva che non sarà affatto più facile per molti anni. Ed invece per temperamento, Conte, ha ricevuto i leader dell’opposizione ma ha fatto in modo che questa, ” inedita politica oggi, ma presente nella nostra storia post bellica” terminasse subito, il più presto possibile. Questa situazione sta creando non pochi problemi agli italiani che hanno il diritto di conoscere  la verità della situazione economica tutta in salita. E se si trovava la possibilità di scalare la ” montagna di debiti” tutti insieme, sarebbe stato molto più facile e meno pericoloso: l’opposizione ora ha le mani libere per dire la sua. La ” Cura Italia” è iniziata e solo in parte i beneficiari dei 600 auro, avranno la possibilità  di riscuotere  tra il 15 e il 17 maggio saranno soddisfatte e solo in parte già hanno riscosso. Anche le richieste delle 40 mila persone per ottenere il bonus per la baby sitter saranno soddisfatte . Infine L’Inps, starebbe raccogliendo dalle Regioni, i dati ed i soggetti a cui liquidare, la cassa integrazione in deroga. I rapporti con l’Unione Europea, per affrontare il flagello del Covid – 19, è in corso e il commissario Gentiloni ha portato un esempio molto chiaro:” Un giorno inizia la guerra e in giorno X la guerra finisce. La Pandemia non è sconfitta e il piano di rinascita,  con il recovery fund per finanziarla ,non può aspettare che tutto sia finito. E’ giunto i tempo delle scelte”. Più chiaro di così non si può. L’ora delle scelte va fatta subito e l’Italia, oltre agli aiuti dell’UE dovrà aumentare il suo debito. Non serve alzare la voce o dire “non firmo” come ha fatto Conte, una minaccia senza senso. Il Premier vada in Parlamento, non per offendere o dare lezioni. Non si consideri un solo uomo al comando. Sia più umile, rispetti le opposizioni e non si fidi, di altri Capi di Stato o di governo che hanno dimostrato di avere idee per la crisi del Covid – 19, molto diverse dalle sue. Infine c’è da chiedersi cosa ne pensano nel M5S e cosa nel Pd, Iv e LeU. Ci sono tropi silenzi e interventi micro per racimolare 1 miliardo e 200 milioni con tagli oltre gli 80 mila euro. Mendicanti allo sbaraglio, forse, ma non è questa l’Italia che ha votato alle politiche del 2018 e nemmeno alle regionali. ULTIMISSIMA. DOPO ALCUNE AUTOPSIE PER RILEVARE I DANNI PROVOCATI, PER LA MORTE DELLE VITTIME DAL COVID 19 E’ STATA PROVATO L’USO DI EPARINA. I RISULTATI, OGGETTO DI ATTENTO ESAME SAREBBERO BUONI. EVITEREBBE AL CORONAVIRUS DI PROVOCARE LA TROMBOEMBOLIA. LA NOTIZIA E’ FILTRATA DA AMBIENTI SANITARI QUOTATI MA NON C’E’ NULLA DI UFFICIALE MA MOLTO DI UFFICIOSO.

Bruxelles – L’UE in ordine sparso per la ripartenza del commercio e produzioni

I Paesi dell’Unione Europea per il coronavirus, si muovono in ordine sparso determinato dal fatto che non, c’è una direttiva o un ” consiglio” da parte di organi comunitari. Così mentre la Francia punta a prorogare le misure restrittive fino al 10 maggio, altri Paesi hanno deciso l’esatto contrario. Spagna e Austria puntano alla ripresa subito. Riaprono i piccoli negozi e, dai primi di maggio gli esercizi commerciali più grandi. La Repubblica Ceca oltre a consentire le attività fisiche all’aperto ha anche dato, l’autorizzazione alle attività commerciali e, i suoi cittadini, potranno anche recarsi all’estero ma al rientro dovranno sottoporsi alla quarantena. In Danimarca, da domani, asili e scuole aperte e identica decisione è stata assunta dalla Norvegia, ma dopo il 1° maggio. Chiaramente si tratta di valutazioni diverse, da tante altre nazioni che stanno agendo con una maggiore prudenza, davanti ad un coronavirus che non è stato ancora nè sconfitto e nè attenuato nella sua azione devastate. Intanto negli Stati Uniti  i decessi sono stai 22 mila su 555.313 contagiati. Le autorità sanitarie sono molto preoccupate e consigliano prudenza, tanto da dichiarare lo stato di calamità, nei Paesi della Confederazione. Secondo i dati raccolti, dalla John Hopkins University, i decessi nel mondo sono stati 114 mila 271  sul numero dei contagiati che ha toccato 1 milioni e 850.807 persone. Nell’ordine, in questa “particolare” classifica: Stati Uniti 557,571, Spagna 166.031 e Italia 156 mila. le decisioni di diminuire le ristrettezze comporta dei rischi non facilmente calcolabili, se si considera che in Cina, per il rientro dei cittadini nei luoghi di residenza, è già scattata l’allerta per evitare di tornare, ad una situazione prossima alla perdita di ogni controllo  sanitario, così stava accadendo come a Wuhan.