La nave dalla Ong. Proactiva, è arrivata a Palma di Maiorca ed il fondatore dell’organizzazione non governativa, Oscar Camps, ha tenuto subito una conferenza stampa annunciando che ha denunciato il comandan te di una petroliera, per omissione di soccorso e che denuncerà, la Guardia Costiera, Libica e italiana. L’imbarcazione spagnola, al largo della Libia, ha recuperato due cadaveri, una donna e un bambino ed una don na, Josefa, del Camerun, viva dopo 48 ore in mare. L’ accusa di Camps nei confronti dei libici, è omissione di soccorso abbandonando la donna al suo destino. Per l’Italia, di aver rifiutato di far sbarcare i due cada veri, della donna e bambino, a Catania. La testimone dell’accaduto è per l’appunto Josefa, che otterrà in Spagna lo status di rifugiata. In realtà, o si tratta di due storie diverse, oppure la Ong spagnola vuole assume re il compito di tentare di delegittimare, il ministro Salvini ed il governo italiano, per aver assunto una posizione forte nei confronti delle Ong che traghettavano, i migranti ” concessi di volta in volta” dagli schiavisti dalle coste libiche per portarli solo in Italia. Nessuna Ong, ha mai cercato altri porti o nuove soluzioni: i porti sicuri erano solo quelli dell’Italia. Secondo il ministro Salvini, l’Italia aveva concesso di sbarcare sia Jose fa e sia i cadaveri a Catania, ma Oscar Camps non si è fidato, ed ha indirizzato la prua verso la Spagna, perchè ha temuto che anche la Open Arms, venisse sequestrata. Ma questo è solo un piccolo episodio di una tragedia che riguarda africani, europei e Ong, vittime di schiavisti senza scrupoli che fanno i traghettatori, a prezzi sbalorditivi di disperati e non già di profughi. L’Unione europea, dopo la nuova strategia italiana e le richieste, alla Commissione e Parlamento Ue, di cambiare le regole ha dato ragione al governo Conte ma il Presidente Juncker chiede tempo per trovare una soluzione complicatissima. Tempo che il governo italia no non ha più a disposizione se la Libia non accetterà di aprire i campi, sotto l’egida Onu, che l’Italia rifiuta nel modo più assoluto. Si tratta di campi dove far affluire quanti, giunti nei Paesi europei, non hanno titoli per rimanere in quanto non sono profughi. Camps ignora, tra l’altro, che l’Italia ha due giornalisti testimoni alle sue false accuse nei confronti dei libici e le registrazioni del vialibera al Porto di Catania per un attracco tecnico.