Decisamente il Presidente della Francia, Emmanuel Macron, ha sbagliato tutto sia nella nomina del governo del Primo ministro, Edoard Philippe, e sia nella sua politica. L’esecutivo si sta squagliando come la neve di marzo. Il ministro per lo Sport, Laura Flessel, si è dimessa per ” motivi personali”, che la dicono lunga sui veri motivi. Si tratta di un abbandono che giunge a distanza di una manciata di giorni da quelle, irrevoca bili, presentate da Nicolas Hullot. Ma i guai di Macron, non sono solo nelle dimissioni dei due ministri e di un rimpasto che si presenta molto complicato, ma anche nei sondaggi. l’Istituto ifop ha pubblicato che, nel giro degli ultimi mesi, l’indice di gradimento è crollato di dieci punti toccando, il minimo storico del 31% di francesi che lo rivoterebbero. Una stima così bassa, da far piacere al suo predecessore all’Eliseo Fran cois Hollande che aveva toccato il del 32% prima di rinunciare alla ricandidatura. Forse per queste ragioni, il Presidente ha messo lo ” zampino” sull’insurrezione in Libia, della settima brigata, contro il Premier riconosciuto dalle Nazioni Unite. Un modo per distrarre l’opinione pubblica interna ma non internazionale che guarda a Macron con crescente disappunto.