Parigi – Nuovamente a ferro e fuoco. Governo “sospende” riforma pensioni

Il centro di Parigi nuovamente in fiamme. Sindacati e Gilet Gialli, non hanno mollato la presa e sono, così giunti, alla 38esima manifestazione, contro il Presidente Macron e il governo del Premier, Eduard Fhilippe, per la riforma delle pensioni. Il governo aveva fatto sapere che, il provvedimento sull’aumento dell’età pensionabile sarebbe stato ritirato, ma provvisoriamente per riaprire la trattativa significando che, il limite dei 64 anni, sarebbe necessario per mantenere in equilibrio i conti. La risposta è arrivata, puntale oggi, con una violenta manifestazione di protesta che ha visto i dimostranti in azione, vicino e in Piazza della Bastiglia, mentre i black bloc, hanno pensato bene di dare alle fiamme, un gigantesco cartellone pubblicitario antistante un albergo. E’ stato necessario, nella confusione generale, l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno evitato il peggio. L’Hotel ha subito danni alla facciata ed all’ingresso. Lo scenario è stato il solito: cassonetti per l’immondizia in fiamme, lancio di ogni tipo di oggetti contro le forze dell’ordine e, la risposta possibile per chi opera per lo Stato: un nutrito e continuo lancio di lacrimogeni. Oggi sono scesi in sciopero anche gli orchestrali dell’Opera di Parigi che, con la riforma, perderebbero una serie di privilegi previsti dal contratto. Ormai il governo francese non ha più vie d’uscita e dovrà trovare un accordo, con sindacati e i Gilet Gialli. Dopo 38 manifestazioni che hanno messo a soqquadro la capitale francese, e tante altre città, grandi e piccole, appare indispensabile trovare un’intesa per evitare che il caos dilaghi, ben oltre, quello che è accaduto anche oggi. I danni ai negozi più” in” di Parigi sono stati tanti e ripetuti tanto che, i titolari, delle grandi case di moda, gioiellerie e banche non sono più disposti a subire altre violenze e furti. Il Presidente Macron deve trovare, la giusta mediazione tra le parti, visto il muro contro muro del governo con i manifestanti che, va ricordato, non hanno risparmiato nulla, nemmeno l’Arco di Trionfo.

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