E’ giusto che la comunità mondiale, davanti all’epidemia scatenata dal coronavirus si unisca per limitare, al massimo, la diffusione e la mortalità. La telefonata del Premier cinese, Li Requiang, alla Presidente dell’Unione Europea Von der Leyen per chiedere di favorire approvvigionamenti di di forniture sanitarie, fa parte di quella umanità che, politica a parte, ci si aiuta davanti all’avanzare di un’epidemia, classificata dall’OMS globale. Il Premier cinese ha chiesto di utilizzare, i canali business, per fronteggiare il dilagare del virus. Nel contempo il Premier cinese ha inoltre comunicato, cosa peraltro necessaria, l’annullamento dei dazi, su materiale sanitario, imposto dagli Stati Uniti. Il partito comunista cinese, ha inviato alla televisione, il suo segretario per ammettere che ci sarebbero stati ritardi nella risposta, della scoperta del virus a Wuhan. Il segretario del Pcc, nella sua affermazione ha aggiunto:” Se fossero stata prese subito le misure di controllo riscontrate, il risultato sarebbe stato, diverso e migliore”. Un modo per preannunciare che, una volta fuori dall’attuale pesantissima situazione con un’epidemia che rischia di finire senza controllo, chi aveva la responsabilità della sanità, a Wuhan rischia, anzi lo si può dire, subirà un processo. Intanto in Italia le autorità governative, dopo le misure assunte ieri dal Consiglio dei ministri, oggi ha emanato una circolare, a firma congiunta ministero Salute e Istruzione, dove è scritto:” Nessuna preclusione ad entrare in aula, per studenti arrivati in Italia dalla Cina, se non presentano sintomi caratteristici dell’ epidemia da coronavirus. La circolare riguarda tutte le scuole, primarie e secondarie ed anche quelle dell’infanzia oltre l’università. Il personale scolastico, qualora ha dei dubbi, potranno chiamare il numero 1500 o i centri regionali di riferimento, già in funzione da questa mattina. Ovviamente la circolare esclude gite scolastiche in zone dove si sono verificati casi dell’infezione batterica. Una circolare che, per varie motivazioni, ha lasciato non poche perplessità nelle famiglie timorose di contagi, di un’epidemia che va detto, ha spaventato un pò tutti. Ma, i ministri della Salute ed Istruzione, prima di mettere nero su bianco si saranno sicuramente consigliati, con gli esperti dello Spallanzani, come di altre strutture sanitarie, in grado di valutare attentamente i rischi. Dalle continue telefonate tra mamme, la notizia è stata variamente commentata e c’è chi si sta organizzando, di non mandare il figlio al nido ed organizzare, in casa propria, un gruppetto di bimbi per affidarli ad una baby sitter. Fino ad oggi si tratta, da quanto è stato possibile apprendere, di pochi casi.