Perugia – Sotto torchio Palamara. I pm:” Reati gravi” l’indagato:”Falso”

Inaccettabile quello che sta accadendo nella magistratura, in un corpo dello Stato, la cui credibilità da tempo è in discussione. Gli italiani non si fidano più dei magistrati, in parte per colpa del loro comportamento, per le loro divisioni interne e per un’organizzazione che fa acqua da tutte le parti. In questa situazione, al limite  del credibile è scoppiato, il termine è esatto, il caso di luca Palama ra, cioè di un magistrato ex Csm e già presidente dell’Associazione nazionale magistrati. Insieme a lui, sotto inchiesta altri magistrati, con varie motivazioni, non per corruzione: avvocati, imprenditori e porta borse. Diciamolo subito: il caso Palamara, carico di veleni, di presunte vendette personali con magistrati che minacciano di ” fare il matto” traduzione “So tante cose o si ferma tutto oppure parlo”, una minaccia gravissima e inaccettabile. Luca Palamara si difende a denti stretti, con una sola affermazione:” Non sono corrotto, non accetto questa valanga di fango che mi sta coprendo,, per difendere la stessa magistratura, la mia famiglia e i colleghi”. Ma i pm di Perugia, la pensano diversamente, ed avrebbero più di una prova, oltre alle intercettazioni, che a Palamara sono stati pagati: viaggi, pranzi, hotel in Italia e all’estero, e regali: un anello da 2000 euro, 40.000 euro, ed altre utilità. A questo punto due sono le cose: o i pm di Perugia sono impazziti o, costi quello che costi, hanno avuto l’incarico ( da chi ) di distruggere il sostituto procuratore Palamara. Oppure è tutto vero, e se è tutto vero, la credibilità della magistratura, già minata, sarebbe finita per sempre. Il problema è in questi termini se si considera che c’è stato un intervento personale del, Presidente della Repubblica, per bloccare una nomina a Procuratore di un magistrato in Sicilia. Appare necessario, senza processare nessuno, non è questo il nostro compito, di lanciare l’ SOS Italia per una riforma che non più tardare, che divida le carriere e sciolga le correnti, alla base di accordi fuori da ogni logica, sia nelle nomine e sia per giudizi dubbi. I diversi corpi dello Stato, dalle notizie che filtrano all’esterno dei Palazzi, vanno ripuliti dai legislatori, ammesso che abbiano la forza di farlo. Riforma, Palomara, colpevole o meno, ormai urgentissima.

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