Il M5S ha metabolizzato che non raggiungerà mai il 40% e Di Maio si affretta, insieme a Grillo e Casaleggio, a tentare di far passare la nuova strategia: non più, soli e puri, ma, se incari cati di formare un governo, lo faranno con un appello a tut ti gli eletti per condividere le loro leggi e riforme, di volta in volta, senza esecutivo insieme o altro potere. Chi ci sta ci sta. I leader del M5S dimenticano un parti colare. Il Presidente, come vuole la Costituzione, incaricherà di formare il governo l’eletto che dimostrerà di avere la possibilità di formare un ese cutivo capace di guidare il Paese, non di volta in volta, ma perché in possesso di una maggioranza reale. Il M5S è solito, fornire soluzioni, che non hanno nulla a che vedere con la Costi tuzione. Il Cd, davanti a queste enunciazioni sorride beffardamente. I sondaggi danno, alla coalizione di Berlusconi a &, un risultato intorno al 37 – 38% ergo, se i risultati saranno que sti, al Quirinale salirà, un leader della coalizione che dimostrerà di poter ottenere la fiducia del Parlamento, grazie ad altri accordi, e quindi varare un governo, da essere valutato da Mattarella, in grado di guidare il Paese. Conseguentemente se il M5S rimarrà sulle posizione enunciate, Di Maio o chi per lui, non sarà mai chiamato al Quirinale. Cambieranno strate gia ancora una volta? Possibile, anzi non è da escludere. Non bisogna, nell’analisi, dimenticare che la coalizione di Cs, Pd in testa, è al governo ed ha più di una possibilità di guadagna re terreno in vista delle elezioni. La balena bianca era maestra in questa tecnica: si scatenava negli ultimi 30 giorni.