R. Calabria – Zingaretti “pestato” dall’onorevole Bruno: “Calippo? Mai a sinistra”

Il segretario del Pd Zingaretti, da un pò di tempo a questa parte, non riesce ad assumere decisioni condivise dalla base. La prova viene dalla Calabria, dove il segretario ha deciso di sostenere, la candidatura di Calippo. Il vertice dei democratici ha subito invitato, tutti gli iscritti e simpatizzanti, a sostenere questa scelta, senza aver consultato nemmeno i parlamentari calabresi. Dal canto suo, Calippo un imprenditore che ama la scena ha dichiarato:” Ho scelto di accettare la sfida, anche se sono consapevole che i problemi da affrontare non mancano, a partire dal commissariamento della sanità, allo sviluppo economico e sociale, alla realizzazione di infrastrutture utili per ottenere investimenti e quindi occupazione”. La stroncatura, della scelta di Zingaretti, è arrivata senza pietà. Chi ha utilizzato la frusta è la deputata democratica, Enza Bruno. Ecco come ha cucito il vestito a Calippo:” Si tratta di un errore marchiano visto che Calippo tutto è meno che un candidato civico. La sua storia è davvero particolare per approdare ad una candidatura dem”. Infatti la deputata incalza:” Nel 2010 Calippo si è candidato ed ha fatto perdere quello del Pd, Agazio Loiero, ed ha favorito la vittoria di Giuseppe Scopelliti. Nel 2014 ha sostenuto, anche nei comizi, Wanda Ferro, candidata per il centrodestra. La decisione presa da Zingaretti – prosegue Enza Bruno –  per non candidare Oliverio cioè  l’usato sicuro. Preferire Calippo, un operatore economico di 73 anni, è una follia perdente. Si tratta di  un antipolitico che non è mai stato a sinistra. Dov’è dunque il rinnovamento? Il segretario poteva scegliere un aderente al Friday For Future o trovare una ” sardina” disponibile a canidarsi: sarebbe stato comunque un rinnovamento. Zingaretti sappia – ha concluso la Bruno – che in Italia e in Calabria c’è una sinistra”. E’ inutile mettere il dito sulla piaga, visto il tenore dello scontro segretario dem ed una parlamentare del suo stesso partito. Si può solo aggiungere che il Movimento 5 Stelle non ha preso in nessuna considerazione la candidatura Calippo immediatamente scartata. Chi ha motivo di sfregarsi le mani è il centrodestra che ha ulteriori possibilità, con queste palesi fratture a sinistra, di vincere dopo l’Umbria anche in Calabria.

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