Rabat – Di Maio ha ripetuto no alle regionali con Pd ed altri

Il ministro per il Esteri Di Maio, dal Marocco dove si trova in visita ufficiale, ha rilanciato la strategia del Movimento, anche in riposta all’ex leader del Pd  Bersani che è tornato sul tema, di una coalizione, in Emilia Romagna. Molto contrari, il capo politico del M5S, ha risposto:” Basta si parla ancora di coalizioni e di accordi, gli italiani sono stanchi e credo solo, ad una strategia politica sugli obiettivi. A gennaio 2020, parliamo di acqua pubblica, finita la legge  di Bilancio, dobbiamo approvare quella sul’acqua pubblica, domandiamoci: sono tutti d’accordo le altre forze della maggioranza? Ed ha così risposto a chi continua ad insistere sul fatto che, il Movimento si possa presentare da solo alle regionali, in Emilia Romagna e altrove. Insomma per Di Maio il discorso è chiuso dopo la sconfitta in Umbria:” L’esperimento è stato fatto ed è andato male, ora basta così: il discorso è chiuso”. Ovviamente, nonostante in visita ufficiale in Marocco, non ha perso l’occasione, a margine dei lavori, per parlare della manovra:” E’ stato fatto un buon lavoro migliorato, grazie anche all’impegno del M5S, ed ora dobbiamo raccontarlo ai cittadini che potranno godere di misure che miglioreranno qualcosa della loro vita”. Il segretario nazionale del Pd l’ha detta così:” Toc toc c’è qualche altro leader che sostiene di aver voluto questo governo e che lo difende dalle bugie della destra? Zingaretti, con un posto su Fb, dedicato alla sicurezza, non ha mancato di elogiare, il lavoro del ministro per l’Interno Lamorgese  anche per rivendicare le misure prese in favore delle forze di polizia. Non c’è che dire. Il M5S dopo la dura lezione in Umbria, vuole affrontare le altre prove elettorali, senza alleati o coalizioni, il motivo è scritto sui voti riportati. Una strategia, tra l’altro che Di Maio ha rivendicato subito, con un’affermazione, molto precisa:” La nostra forza politica è per tracciare una terza via, niente a che vedere con il Cd e con il Cs”. Una posizione ripetuta più volte, anche per cercare di quietare i tanti parlamentari stellati,  che sarebbero in maggioranza, ed hanno bocciato le scelte … Di Di Maio (solo?) tanto da chiedere un congresso straordinario per discutere la terribile caduta in termini di voti. Il ministro degli Esteri, conosce bene l’ambiente dei 5S e i desiderata, tutto farebbe meno che una nuova alleanza tipo Umbria preferirebbe non presentare affatto la lista del Movimento, partito che non ha radici sul territorio che deve costruire. Non si comprende il motivo che nel Pd c’è chi insiste, davanti ad un no netto. Ognuno vada alle regionali di novembre, con il suo simbolo e la sua bandiera e vinca il migliore, è il modo migliore per onorare la democrazia.

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