Mano pesante dei giudici sul branco che, il 26 agosto scorso hanno violentato una signora e picchiato il marito. La coppia, di polacchi, era sulla spiaggia quando giunse il branco formato da due minori marocchini, 15 e 17 anni, ed un congolese di 20. Il branco non contento, della ripetuta violenza sulla polacca, violentò e picchio una trans peruviana trovata, casualmente sulla la loro strada. I minori, rispediti in carcere, con 9 anni e 8 mesi da scontare, mentre l’unico maggiorenne, dovrà scontare 16 anni di carcere. Non poteva essere diversamente: chi commette reati così ributtanti merita pene adeguate, anche se minori. Per non parlare del congolese, capo del branco. I giudici si sono trovati davanti ad accuse gravissime: violenza sessuale e lesioni. Le pene inflitte sono, certamente adeguate, ai reati commessi: ospiti in un Paese che li accolti, senza nessun riferimento alla loro provenienza che non ci può interessare, invece di essere riconoscenti si sono abbandonati ad una condotta che definire abberrante è poco. Non c’è stato alcun dubbio sulla sentenza che , gli stessi autori delle violenze si attendevano, semmai non così pesanti. L’avvocato dei minori marocchini, Marco Defendini, ha annunciato l’appello al Tribunale dei Minori di Bologna in quanto ritiene che le con danne inflitte, si devono ad aggravanti, che non ci sarebbero. Va detto che l’opinione pubblica, davanti a reati di questo genere, chiede pene severissime ed immediate. La magistratura è chiamata ad applicare la leg ge e cercare di garantire la civile convivenza. Questo branco, come altri che circolano nel nostro Paese, composto anche da connazionali, vanno puniti con la massima severità. Questo viene chiesto a gran voce da una popolazione spaventata dall’incalzare di fatti di cronaca, uguali o simili se non peggiori, che ormai hanno una frequenza impressionante.