Roma – 11 mila ricercatori” indicibili sofferenze umane: la Terra ha febbre alta”

Ci siamo. 11 mila ricercatori, tra questi scienziati a livello mondiale hanno denunciato, perchè i governanti del Pianeta Terra, capiscano che ” indicibili sofferenze umane saranno inevitabili senza cambiamenti profondi e duraturi delle attività umane che contribuiscono alle emissioni di gas serra  e conseguentemente al cambiamento climatico. La Terra – precisano gli undicimila ricercatori è piena di emergenze climatiche ed hanno raggiunto questa conclusione dopo aver studiato gli ultimi 40 anni dell’ambiente terrestre raffrontandolo a quello attuale. Uno studio attento e meticoloso pubblicato su BioScienze. Al termine del lavoro scientifico è stato deciso all’unanimità, in presenza di una minaccia catastrofica di parlare all’unanimità nel modo, nel modo più chiaro possibile. Tutti devono sapere i pericoli che si corrono oggi e che seguiranno, un moltiplicatore imprevedibile di disastri . Si può ancora intervenire per evitare il peggio, nemmeno immaginabile? Si, affermano gli studiosi rispettando  obiettivi chiave: Riforma del sistema energetico verso il rinnovabile; riduzione drastica dei fattori inquinanti; salvare gli ecosistemi naturali e quelle delle popolazioni, garantendo più giustizia economica e sociale; ottimizzazione delle risorse alimentari, riduzione dei consumi di carne, passaggio ad una economia  “carbon Free”  senza emissioni di carbonio. C’è un dato importante, analizzato dai ricercatori. C’è maggiore consapevolezza dell’importanza di salvare la Terra, l’unica casa comune che abbiamo, da parte delle giovani generazioni, comunità, Stati, Provincie e Comuni. Insomma cominciano ad esserci risposte positive. Si potrebbe aggiungere, all’allarme lanciato dagli undicimila ricercatori, un nuovo ragionamento. A che serve lavorare inquinando, distruggendo foreste ed ecosistemi naturali. A che serve arricchirsi, uccidendo il Pianeta Terra, se poi il denaro così accumulato non lo potranno godere le future generazioni, compresi figli e nipoti. E’ stupido agire contro se stessi e contro le future discendenze per finire in un suicidio collettivo. Davanti a questi problemi è vero chi afferma che l’uomo non è l’animale più intelligente. Quelli che chiamiamo animali, non distruggono il loro habitat anzi, lo rispettano e difendono: loro sanno che senza quel “sistema” non avrebbero il necessario nutrimento e la sicurezza della sopravvivenza della specie….

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