L’Anm in soccorso della maggioranza per il problema della prescrizione, sia pure con qualche adattamento peraltro marginale. L’associazione nazionale magistrati era contraria al blocco della prescrizione dopo una sentenza di condanna. Ma una diversa modulazione è forse possibile. “.. Se la riforma riguardasse il blocco ma solo dopo la sentenza in appello non ci sembra – afferma l’Anm – una soluzione irragionevole”. E’ solo un punto di vista dell’Anm che precisa:” Sui profili di legittimità costituzionale l’ultima parola spetta alla Consulta”. Il segretario Caputo va oltre nel suggerire:” La posizione dell’Associazione sul nuovo lodo circa la prescrizione è quello di superare lo stallo e riprendere, per portarla a termine, la riforma del processo penale”. La parola ora passa alla politica ed è già al vaglio dell’Italia Viva che si era opposta, con fermezza alla riforma difesa a spada tratta, dal ministro alla Giustizia Bonafede. Riforma che aveva già ottenuto il via libera del M5S, Pd e LeU, ma non dell’Italia dei Valori, i cui senatori possono bloccare l’azione del governo in Senato, che non avrebbe più maggioranza. E’ pur vero che senatori disponibili a votare sì, ci sono nel gruppo misto. Ma se ciò accadesse, il Premier Conte, si troverebbe con una terza maggioranza: troppe per un Premier che diventerebbe eterno sotto ogni bandiera. L’Anm ha spezzato una lancia per il lodo proposto per far procedere le riforme anche del processo penale. Ceto le carte in tavola sono diverse da come le aveva predisposte il ministro Bonafede. Ma in tutta questa storia e nello scontro tra partiti della maggioranza. Zingaretti, segretario del Pd, dovrebbe sentire non quello che affermano Crimi e Di Maio ma quello che dicono, l’espulso dal Movimento, Paragone e il parere di Di Battista, prima di avventurarsi, ancora una volta, su una stradina piena di ostacoli. In caso di stop, l’unico partito a rischiare di più è proprio quello dei democratici, unica forza che sfiora il 20%, con il M5S, con il suo 14,5%, costretto a tornare in piazza per cercare la sua identità e la visibilità perduta.