Il Presidente della Turchia Erdogan, arriva in Italia in un momento in cui, la nostra nazione, al di là degli esiti elettorali, ha necessità di avere Paesi mediterranei che condividano i nostri problemi: immigrazione e stabilizzazione della Libia. La politica italiana in libia, a favore dell’unità di quella nazione, si poggia sui governanti di Tripoli ma russi, francesi ed inglesi appoggiano il governo di Tobruk per altre visioni. Erdogan per l’Italia può essere un’opportunità: la Turchia vuole entrare in Ue? Ottenere che i turchi in Europa non abbiano necessità di particolari autorizzazioni? Il Presidente presenterà altre richieste? Bene è il momento di trattare, verificare e cercare il modo di ottenere, con concessioni possibili, dei vantaggi utilissimi. Francia e Inghilterra, per la Libia, fanno una politica in Mediterraneo, con la Russia? Nessuna meraviglia. Noi potremmo farla con un Paese che è il bastione della Nato sul Bosforo. Il Presidente Mattarella, sa bene perchè abbiamo mandato 470 soldati tra LIbia e Niger, conosce perfettamente i motivi che ci hanno portato a stabilire rapporti, più che amichevoli, con Tripoli. L’Italia, repubblicana e non coloniale, non vuole dividere la Libia ma stabilizzarla. I Paesi coloniali da sempre puntano invece a dividere per profitti economici, incuranti di farlo, unitamente alla Russia, che cerca basi e di influenzare Paesi mediterranei. Il governo, sotto elezioni può far poco, il Presidente invece è l’uomo capace, di rendere questa visita produttiva per la nazione.