Roma – Assemblea Pd. Zingaretti:” Non lasciateci soli contro le destre per amministrative”

L’assemblea del Pd ha visto un segretario preoccupato tanto da affermare: ” Mi rivolgo agli alleati di governo: non lasciateci soli alle regionali e comunali contro Salvini e le destre, chiaro sintomo di debolezza, che poteva evitare di rendere di pubblica ragione, rafforzando la sensazione che il Pd, non è in grado di battere Salvini, alle amministrative”. Un’ammissione che corrisponde a dare più forza, ad uno  spauracchio: l’ex ex rozzo ministro dell governo Conte 1. Zingaretti ha quindi proseguito la sua relazione:” L’unità è un valore fondamentale ed è un errore drammatico picconare per tentare, avventure solitarie dal Pd, che non è il partito dei diktat ma di proposte politiche”, Poi c’è stata un’ammissione choc:” Il referendum per il taglio dei parlamentari ? fu un errore  sottoscriverlo?  Un ripensamento del segretario  del Pd che dimostra come si muova, con incertezza, nella guida del partito e come tema la politica, immediatamente prossima  ad una svolta epocale che o avviene o crolla un’intero castello. Zingaretti non ha avuto incertezze sui decreti sicurezza:” Superarli senza se e senza ma”. Non è mancato un appello all’unità del Paese davanti all’emergenza del coronavirus e non ha risparmiato, la polemica, con il leader della Lega:” Con le sue battute, davanti alla situazione sanitaria che dobbiamo affrontare, dimostra di essere inadeguato per guidare l’Italia. Fa polemica meschina”. E’ stata eletta alla presidenza dei dem la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, e Zingaretti ha affermato:” E’ la prima volta, nella storia del Pd, che tutto l’ufficio di presidenza è composta da sole donne, amministratrici e deputate e ringrazio le sardine che hanno dimostrato che la vita, non è avulsa dalla vita delle persone  e che non è possibile farla, solo  nelle piazze virtuali. Loro ci hanno dimostrato come sia possibile riempire le piazze per partecipare ad un evento politico”. Zingaretti ha dimenticato di rammentare, a se stesso, che la democrazia è partecipazione se senza partecipazione il sistema democratico invecchia e muore. Certo ha parlato indirettamente sia a Renzi e sia a Crimi per significare che il Pd è consapevole delle loro istanze e che è necessario non dividersi sugli appuntamenti elettorali per Regioni e Comuni. Ma Zingaretti deve anche considerare che gli attuali alleati di governo, fatte rare eccezioni, non vogliono morire democratici e che la loro politica è per confermare una identità, valore unico per dimostrare di essere diversi. Che poi si possa giungere ad alleanze contingenti, per evitare di essere elettoralmente battuti, il discorso è possibile ma senza egemonie.

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