L’Italia ha una economia in stagnazione, come viene definta non solo agli esperti europei ma anche mondiali. Nelle varie interviste, il ministro all’Economia Tria, chiede insistentemente di appro vare il Def, con rapidità e continua a difendere. il sistema bancario che è in buona forma molto migliore di tante nazioni che tacciono ma hanno i portafogli, stracarichi di titoli tossici, che le banche ita liane non hanno. Inoltre il ministro Tria insiste, nel varare subito lo sblocca cantieri ed altri provvedimenti atti a superare la stagnazione, che può precipitare in recessione. Per verificare il da farsi il Presidente della Repubblica Mattarella e il Premier Conte sono a Bruxelles per parlare con Juncker che, proprio ieri alla trasmissione TV di Fazio ha detto, chiaro e tondo, che non c’è motivo di grande preoccupazione ma che non crede, che l’economia possa decollare, con il reddito di cittadinanza e il superamento della legge fornero. Juncker, con estrema cautela, ha insistito su provvedimenti popolari ma che non sono pari, ad investimenti capaci di uscire da una crescita dell’1 o 2% che è pari zero, da un punto di vista tecnico. La Banca Mondiale ha invitato l’Italia rinviare, il reddito di cittadinanza e quota cento, per le pensioni e puntare ad investimenti in grado di mettere in moto, subito un moltiplicatore economico, mai come oggi necessario ed atteso dalle altre economie dell’Unione Europea. Ma il discorso non è accettabile, nè dal M5S e nè dalla Lega che hanno fatto, delle due riforme, delle bandiere elettorali, per dimostrare che sono al governo per il cambiamento. Così mentre il mondo, ed in particolare l’Europa, guardano all’Italia con crescente preoccupazione, compresi industriali, artigiani, agricoltori e commercianti che producono e vivono in Italia. Sui visi di Di Maio e Salvini non c’è traccia di preoccupazione. “L’economia tornerà a salire nella seconda meta dell’anno in corso” viene ripteuto . C’è chi teme un taglio agli stipendi e pensioni e chi invce scommettete che ci sarà una piccola patrimoniale. Mai i due vice premier negano: la strada presa darà risultati eccellenti. Così come stano andando le cose non è possibile credere nel miracolo in una economia che dalla stagnazione voli. Il viaggio del Capo dello Stato e del Premier a Bruxelles ha più di un significato