Roma – Bocciato il Bilancio. Muro contro muro Commissione – governo Conte

Tutto come previsto. L’Ue ha respinto al mittente il documento programmatico del bilancio, inviato a  Bruxelles dal governo italiano. La Commissione ha dato tre settimane di tempo a governo per presentarne uno nuovo e fanno affidamento sul ministro dell’Economia Tria perchè riesca a convincere le forze politiche della coalizione.  E’ la prima volta, che accade da quando esiste l’Unione europea, che un bilancio venga boc ciato e ne venga chiesto un altro nell’arco di 21 giorni. La lettera del no porta due firme di Dombroviskis e Moscovici. La decisione, in sintesi, di non far passare il bilancio italiano, contiene queste considerazioni: L’Ue è costruita  si stretti legami  di fiducia, con regole comuni per tutti, e non è possibile erodere la fiducia nell’Ue in quanto danneggerebbe tutti i Paesi. Moscovici, nel rispondere ai giornalisti, durante la conferenza stampa che è seguita ai lavori della Commissione, ad una precisa domanda ha risposto:” Non abbiamo deciso con maggiore severità nei confronti del governo italiano che lei definisce populista. Anzi è vero l’esatto contrario, siamo alla ricerca di un dialogo con un esecutivo formato da forze politiche nuove e che hanno la responsabilità di assumere decisioni importanti. Per noi, il dialogo costruttivo, in questa cir costanza appare oltremodo necessario”. Ma non ci sarà nè un giorno è nè un’ora. Il Premier Conte e i due vice Di Maio e Salvini hanno già detto che non si torna indietro e che il bilancio è quello approvato ed invia to a Bruxelles, La risposta del vertice istituzionale e  dei due politici, salvo diverse sfumature, non è diversa. Il leader del carroccio ha dichiarato:” Non attaccano un governo ma un popolo. E’ una decisione che farà arrabbiare ancora di più il popolo italiano. A Bruxelles dovrebbero sapere che l’Ue è al minimo storico come popolarità. Non cambierà nulla. I signori speculatori si rassegnino: indietro non si torna. Lo spread? In passato fece cadere il governo Berlusconi ma noi non arretreremo ma. Così anche Di Maio:” Siamo l’ultimo argine per salvaguardare i diritti sociali degli italiani. Non li deluderemo. Sappiamo che se tornassimo in dietro arriverebbero gli ” esperti” pro banche e pro austerity. La strada intrapresa è quella giusta e non ci fermeremo. Non c’è nessun piano “B” del documento programmatico di bilancio. Ci danno tre settimane? Un termine che ci interessa. Infine questo quello che ha detto il Premier Conte, l’accademico a digiuno di politica:” Non c’è un piano ” B” . Ho spiegato a Bloomberg che il 2,4% per il 2019 è il tetto che non sforeremo e forse non utilizzeremo del tutto. L’ho detto prima che il documento venisse bocciato. Ci chiedono modifiche? Per me sarebbe molto difficile e non potrei accettare di affossare quello che abbiamo attentamente studiato. L’Ue comprenda che non possiamo affrontar un’altra recessione”. Muro contro muro governo e maggioranza parlamentare – Commissione Ue. Cosa accadrà è tutto da vedere. E’ una scommessa che punta su una variabile: andare avanti con il bilancio approvato e attendere la dichiarazione d’infrazione, già preannunciata da Bruxelles. Poi sperare di ” rovesciare” il tavolo con le europee di maggio 2019. Un assurdo complicatissimo. L’opposizione è convinta: “Gli italiani conosceranno la polvere di una sconfitta economica che non riguarda solo imprese ed operatori economici ma anche risparmiatori”.

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