Tre interventi sul presidente dell’Anac, Raffaele Cantono, dimostrano che, nella corsa al cambiamento c’è confusione. Oggi Cantone ha avuto un colloquio con il ministro ai Trasporti e Infrastrutture, Toninelli il quale ha espresso l’esigenza del suo ministero di ” … aprire un tavolo di confronto per le migliorie legislative che servono alle gare di appalto della P.A.. Semplificare per favorire investimenti e liberare energie per il Paese”. Il vice premier, Di Maio, all’assemblea della Confcommercio, ha lanciato un messaggio al presidente Anac:” Il codice degli appalti è tanto complicato da terrorizzare. Non abbiamo bisogno di nuove leggi ma di togliere qualcosa”. Infine Palazzo Chigi ha emesso un comunicato:” Il premier, Giuseppe Conte, ha avuto un cordiale colloquio con il presidente Anac, Raffaele Cantone. I due presidenti hanno convenuto la ” ne cessità di rafforzare la lotta alla corruzione , individuando specifici percorsi di legalità ,nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Operando, tuttavia, in modo da consentire il riavvio degli investimenti nel settore dei contratti pubblici”. Un vero e proprio ” bombardamento a tappeto”. nello stesso giorno interventi sul presidente Anac del Premier, vice premier e ministro dei Trasporti ed Infrastrutture, non è troppo? Sì certa mente. manca il coordinamento o che? Il presidente Cantone, ha detto ai giornalisti, alla domanda se avesse intenzione di lasciare l’incarico:” No il mio contratto scade nel nel 2020″.