Roma – Bonafede e Gubitosa molto pesanti:” Renzi ininfluente prescrizione com’è”

Nel M5S può accadere di tutto tanto che, l’Istituto Piepoli, nel condurre una previsione sulle intenzioni di voto ha incluso anche l’eventualità che scendano in campo i due grillini doc, Paragone con Di Battista. Il risultato è a dir poco sorprendete in quanto, la previsione,  li vedrebbe già ben oltre al 5,2% a dimostrazione, della valenza politica, che hanno i due politici non soltanto nel Movimento. Va detto che fino ad oggi, questa ipotesi non esiste, anche se il senatore Paragone, si prepara nel  misto, a raggiungerei 20 parlamentari per un suo gruppo e per poter proseguire, la politica del M5S, senza altre alternative per quanto riguarda riforme e ” poste in Bilancio dello Stato. L’Istituto Piepoli, ha realizzato, le intenzioni di voto per tutte le forze politiche. I risultati, pubblicati dall’Adnkrons, sono questi: Lega 30%, Pd 18,5%, M5s 14%, FdI 9,5% FI 6%, Italia Viva 4,5% , + Europa 2,5% e LeU 2,0%. Il Premier è impegnato, in prima persona a disinnescare, la prescrizione del ministro alla Giustizia Bonafede ma, il guardasigilli tira dritto per la sua strada, e dichiara:” Leggo  di trattative  di cui non sono a conoscenza. La prescrizione è legge ed è solo il primo tassello della riforma del codice di procedura penale e civile”. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, viene sostanzialmente sottovalutato, per la sua minaccia di votare contro e di votare la proposta dalle opposizioni. Ma Renzi insiste, da buon toscano:” Il Pd deve scegliere tra Orlando e Bonafede”. Ma nella polemica, già accesa, è entrato a gamba tesa il parlamentare, Gubitosa in difesa della riforma del Movimento:” Renzi è insignificante. Avanti anche se viene minacciata la caduta del governo”. Ed ovviamente, il ministro non vuole essere, secondo a nessuno in questa battaglia, che ritiene di civiltà giuridica:” La riforma è pronta da mesi, il mio impegno e portarlo in Cdm: c’è un accordo nella maggioranza e nessun potrà tirarsi indietro, senza conseguenze. Non è mia abitudine rispondere a chi sembra farsi scrivere, i testi degli interventi contro la prescrizione, da Salvini o Berlusconi. La prescrizione – torno a ripetere – è solo un tassello in un quadro molto complesso. Tra l’altro la prescrizione – afferma il ministro è legge – non è una bandierina del M5S ma una necessità per una giustizia che sia tale”. Le forze politiche, come appare evidente, si vanno posizionando e un’opera di mediazione diventa complicatissima in quanto, alla fine, ci sarà chi si brucerà le mani su un argomento delicatissimo, che non interessa  solo il mondo degli operatori della giustizia, ma l’intero popolo italiano.

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