Roma – Bruxelles – Dialogo e avvertimenti continui

Riunioni continue per trovare la quadra ad una Manovra che non poteva essere approvata dall’Unione Europea, già prontissima, a far partire un’infrazione per debito eccessivo. Per buona ventura del governo giallo – verde il Premier Conte e il ministro all’Economia Tria hanno ottenuto, dal Presidente della Commissione Juncker e dal commissario agli Affari Economici dell’Ue, Moscovici, la massima comprensione per trovare una via d’uscita, alla decisione governativa di violare i Patti, liberamente sottoscritti, a Bruxelles. Il fuoco di fila contro l’Unione Europea, dei due vice Premier, Di Maio e Salvini, non è servita ad altro che ad arrecare danni, alle casse dello Stato e al portafoglio dei privati, per via dello spread che non è un ” illustre sconosciuto”, ma un parametro economico importante. Non è affatto un caso che, i ministri, sono al lavoro per ottenere che i fondamentali delle riforme restino, ma con una dotazione economica, minore. E non è nemmeno un caso che si cerchino anche altre forme, per il reddito di cittadinanza, in quanto così come progettato dal M5S, che non ha convinto, nè la maggioranza e nè la Commissione dell’Unione. Moscovici, proprio oggi, durante un colloquio con la stampa, ha significato che l’applicazione dell’infrazione lo considera un fallimento e che, allo stato delle cose, non sarebbe giustificato. Ed ha aggiunto “….è invece molto meglio dialogare con il governo di Roma per ottenere che l’Italia rimanga centrale nell’Unione”. Moscovici ha soggiunto:” E’ stato molto utile l’incontro con il Premier Conte valido per capirsi meglio. Dobbiamo lavorare, con tutte le nostre forze, per trovare soluzioni condivise. La mano dell’Unione Europea, verso l’Italia, deve rimanere tesa”. In un discorso così articolato c’è un avvertimento: il governo di Roma, rimoduli la Manovra e la renda compatibile, con le proprie esigenze ma anche nel rispetto dei Patti europei.

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