Roma – Calma! l’epidemia continua. Contagi, guariti e decessi. Prudenza e… pazienza

Virologi, infettivologi e ricercatori, oltre all’Istituto nazionale di Sanità appello al governo e regioni: ” Attenzione a ritenere superato il problema dell’infezione da coronavirus, ancora in circolazione e capace di proseguire ad infettare” Un avvertimento che vale tanta salute in più, per governatori e sindaci, che smaniano per limitare i provvedimenti limitativi ad una vita normale dai mezzi di trasporto ai luoghi di cultura, dalle scuole fino alle relazioni umane. Ma gli esperti in materia, guardano alle preoccupazioni che vengono espresse dall’Oms che continua a ripetere, il covid – 19 continua ad espandersi in troppi Paesi, tra loro anche molto lontani, per poter alleggerire la guardia che deve rimanere molto alta.  L’Oms, non nega affatto che l’attuale epidemia se dovesse allargarsi ancora e colpire Paesi, dove le strutture sanitarie sono inesistenti o estremamente fragili, potrebbe trasformarsi in Pandemia. Secondo gli esperti, anche di fama mondiale, come ne abbiamo anche in Italia, frenano lo scalpitare di chi vorrebbe tornare alla produzione ed al lavoro così come era possibile prima dell’epidemia, ma la prudenza sanitaria non appare sbagliata: se c’è chi si infetta ancora il virus non solo è presente ma in grado di agire, passando da umo a uomo. In questa materia vince la scienza e la pazienza dei cittadini: forzare la mano non serve a nulla  se non ad aumentare i pericoli per quella parte di umanità che subisce il contagio. In questo scenario, non ottimale, in Italia continuano gli scontri politici sul governo di coalizione M5S, Pd LeU che non riesce a rilanciare il Paese, prima per mancati accordi tra i partiti ed ora per l’epidemia. I dati sciorinati dal Capo d ella Protezione civile sono questi: 1.049 i contagiati, 50 i guariti, 29 i deceduti, molto anziani indeboliti da malattie pregresse, facile preda dell’infezione del Covid – 19. I ricoverati con sintomi 401 di cui  105 in rianimazione. il 52% dei contagiati, in tutto 18.500, sono in isolamento nelle loro abitazione, dove sono sottoposte a visite e cure dei sanitari. Ma c’è un altro problema che il ministro della Sanità, Speranza deve risolvere, il personale medico e paramedico impegnato sin dai primi contagiati, è stato impiegato senza turni di riposo ed orari. Ora questo personale mostra preoccupanti segni di stanchezza  ed avrebbe necessità di essere sostituiti per un breve periodo di riposo diventato indispen sabile per gli stesi pazienti. Durante lo svolgimento di lavori stressanti ed impegnativi, la stanchezza può portare anche a commettere errori.  E’ compito del ministro Speranza e dei direttori sanitari trovare, personale preparato ed in grado di trasferirsi per un breve tempo, a sostituire i colleghi medici e infermieri, giunti ad una condizione di stress pericolosa per loro e per i pazienti. Non c’è da perdere tempo: questo è un problema che va affrontato con immediatezza. Ai cittadini, che seguono con apprensione l’evolversi della situazione, vine chiesta prudenza nelle relazioni, di osservare la massima igiene ed armarsi di tanta pazienza. Queste epidemie, una volta scoperto il virus, non hanno lunga durata se tutti fanno la parte che spetta.

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