ll M5S è in crisi nella capitale. Oggi è stato sfiduciato, Mario Torelli, con 13 voti contro e 12 a favore. Dall’inizio del’epoca del Movimento questo è il terzo municipio che cade. Il primo è stato l’VIII e dopo è toccato al III dove ha vinto il centrosinistra. In realtà il M5S ha eletto persone, almeno dove i sindaci sono stati sfiduciati, che non erano all’altezza del compito e i consiglieri eletti coni il M5S hanno finito per votare contro, il loro stesso massimo rappresentante. Il Movimento non strutturato ha ottenuto la fiducia dei consiglieri che hanno ascoltato gli amministrati scontenti come hanno funzionato i municipi. L’assenza di un partito strutturato che poteva avere la funzione di capire i problemi e ottenere che la maggioranza rimasse compatta. Tre municipi persi sono tanti se si considera che hanno votato la sfiducia, anche chi era stato eletto, nel Movimento. Di Maio correrà a ripari ma come e con chi? Questa è la domanda che si devono porre gli stellati prima che i dissapori attuali e le crisi ripetute, nonchè la diminuzione dei voti a livello nazionale nelle recenti amministrative, si trasformino in una valanga. In verità Beppe Grillo aveva in mente un altro Movimento che non è quello attuale in coalizione con la Lega.