Roma – Cdm 7,5 miliardi per aziende e famiglie. Stop referendum taglio parlamentari

Il Cdm ha stanziato 7,5 miliardi a favore di famiglie e aziende che stanno sostenendo l’emergenza, determinata dal coronavirus che non è limitata al pericolo dei contagi, ma che è anche economica. La notizia è stata data direttamente dal Premier Conte che aveva al suo fianco il ministro per l’Economia Gualtieri. “Ora occorre – ha proseguito Conte – il via libera del Parlamento per lo scostamento economico. Si tratta di misure  urgenti e straordinarie e siamo consapevoli delle responsabilità tanto necessarie e che diano, unità al Paese, con la partecipazione dell’opposizione. Noi garantiamo trasparenza  e serietà”. Inoltre il Cdm ha rinviato sine die il referendum per la riduzione dei senatori e deputati, un obiettivo tattico necessario in questo momento, nel tentare di ricucire la maggioranza sun un tema, come quello della riduzione dei parlamentari. Il 23 marzo sarà fissata la data in cui gli italiani voteranno. In particolare  il ministro  per l’Economia Gualtieri ha affermato che “nessun lavoratore perderà il posto per l’epidemia in atto”. L’invito di Conte all’opposizione, di favorire all’operazione economica, di aumento del deficit di 7,5 miliardi, ha trovato un coro di no: Salvini, Meloni e Berlusconi hanno rifiutato o meglio hanno affermato che si può esssere disponibili ma non per approvare ciò che decide la maggioranza ma in fase di distribuzione dello stanziamento alle varie categorie. Comunque, nonostante la cifra annunciata non sia trascurabile. Il Premier Conte ha fatto ben comprendere che, l’Unione Europea, ha già fatto sapere di essere favorevole vista la situazione sanitaria italiana. Quindi, da quello che si è appreso, la maggioranza M5S, Pd LeU che, non appare più coesa come lo era giorni fa ,deve procedere da sola in un percorso sempre più difficile, sia per il coronavirus e sia per l’economia. Il ministro Franceschini, il politico che segue i passaggi parlamentari, non sembra disdegni di dialogare con i popolari, Fratelli d’Italia e Italia viva. Ed anzi, per la prima volta, il premier Conte, che tentennava troppo per la chiusura delle scuole e tutte le altre misure, per tentare di abbattere i contagi e di rilanciare la sanità pubblica, è stato ” bruciato” sul tempo. Mentre Conte è andato in diretta, sul Tg Rai, agenzie, giornali online, radio già avevano dato la notizia e i giornalisti, dei quotidiani, impegnati a preparare, pezzi e titoli. Chi aveva dato la notizia conta molto nella maggioranza, ed aveva deciso, con i vertici del M5S, Pd e LeU che i provvedimenti andavano presi, punto e basta.  Conte, a quel punto aveva due strade: non poteva smentire la notizia, che aveva fatto già il giro del mondo, e se avesse detto che non era d’accordo doveva dimettersi.

Lascia una risposta