Il coronavirus, man mano che passano i giorni contagia ed uccide, dimostra quanto sia debole l’uomo. Questi, bravissimo ad inventare guerre, inquinare il Pianeta Terra, appropriarsi di ricchezze sottratte a popoli poverissimi o, affondare le mani nei forzieri dei Paesi, dove sono nati, cresciuti, diventati potenti con mille inganni. Questo genere di uomo oggi, davanti ad un nemico invisibile e vigliacco che quotidianamente elimina, a migliaia i più deboli: vecchi ed anziani, soffocandoli, ha dimostrato tanta impreparazione, nell’affrontare un nemico, invisibile e spietato. I governanti della Terra, quelli che si ritengono i più forti, erano impegnati a mantenere un Pil elevato, ad ingaggiare la guerra dei dazi, a produrre sempre di più, ad occuparsi se non con riluttanza, ad aiutare gli ultimi che, per sopravvivere in terre inospitali, chiedono una ciotola di cibo e l’acqua che, nel sottosuolo scorre, ma non viene cercata. Un uomo che non ha inseguito il modello di una giustizia sociale, fondata sulla dignità del lavoro, indispensabile a chiunque, per sentirsi utile a se stesso e alla sua genia. Questo Covid – 19 uccide anziani e vecchi che dopo una vita di lavoro, negli Stati dove, chi ha versato agli enti previdenziali, ha diritto ad una pensione utilizzata, nella nostra dura realtà, ad aiutare nipoti e figli, disoccupati. Quotidianamente, attendiamo il bollettino di Borrelli, il Capo della Protezione civile e Commissario alla sanità. Fino ad oggi, nonostante gli elogi dell’Organizzazione mondiale della sanità, che indica il nostro Paese, come un modello eccellente da seguire, per l’impegno diuturno della sanità pubblica e per gli investimenti per tentare di fermare la morte provocata dal Covid – 19, si è costretti a pubblicare i dati che Borrelli snocciola, ai cronisti e Agenzie di Stampa, con distacco, come fosse una lezione di economia, una specie di “partita doppia”. L’unica grande novità è che questo ” assassino” ha riavvicinato uomini delle due le civiltà più antiche del mondo: cinese e romana. Due civiltà che dopo un lunghissimo periodo, si sono strette la mano, nel momento del bisogno. Gesti che hanno un valore profondo per indicare la giusta strada di come dovrebbe essere governato il mondo, all’insegna della solidarietà e della bontà oltre ad una vicinanza, nei corretti confini, del reciproco rispetto. Chi oggi, Capo di Stato o di governo, si può sentire sicuro che vedrà l’alba di domani? Chi oggi ricchissimo, si può sentire garantito di poter godere le ricchezze che possiede? Suvvia il mondo, dopo l’attacco di questo coronavirus, nemico di cui si conosce pochissimo, dopo aver portato a termine la sua devastante azione, avrà cambiato il modo di pensare dell’ uomo? Se la risposta e sì, le tante vittime non sono state un’ inutile sacrificio ma saranno servite ad avvicinarci, ad una civiltà, dove l’ultimo, non sarà più ” uno straccio da evitare” e dove l’uomo avrà la dignità di intraprendere per il vantaggio dei tanti.