Roma – Contagiati e morti. Il decreto “limitativo” ha 48 ore! Urgente sostituire chi è stanchissimo

Il Commissario, alla Protezione civile e alla Pantemia, Borrelli ha tenuto, presso la Protezione civile, la conferenza stampa, che si ripete ogni sera. Da ieri ad oggi, sono decedute 250 persone e 181 sono guarite. I coinvolti nella Pandemia del Covid – 19 sono 17.660 così suddivise: 1.439 guarite nelle ultime ore, cioè in  24 ore così come, nello stesso periodo, sono decedute 181 persone  che vanno ad aggiungersi ai 250. Ma Borrelli ha tenuto ad aggiungere una precisazione:” Non si tratta tutte di vittime dell’epidemia ma, di pazienti, che avevano una condizione sanitaria pregressa, estremamente compromessa. Il Bollettino dell’Istituto Spallanzani, invece,  ha affermato che nel totale i pazienti sono 99, di cui 15 necessitano di Terapia Intensiva, per una respirazione, insufficiente. Il quadro clinico, per alcuni è stabile e per altri, in netto miglioramento. In osservazione ne sono rimasti 11 ed i dimessi ben 305. L’Istituto, infine ha deciso di potenziare i posti di Terapia Intensiva, in quanto i disponibili, sono attualmente solo 12. Appare evidente che, dall’ordinanza del “tuttiincasa”, che ha solo 48 ore di validità, la situazione non poteva contare su numeri diversi, per contagi e decessi. Bisognerà attendere, secondo gli esperti, almeno una decina di giorni. Intanto la Regione Lombardia insiste, con una sua richiesta, avanzata al Premier Conte:” Chiudete tutto e lasciate aperte solo farmacie e generi alimentari. Prima si giunge a questa decisione e prima vedremo l’uscita da questo tunnel che consente, troppe uscite da casa, per eccessive motivazioni”. Intanto, come era stato chiesto anche dalla minoranza, è stato nominato il Commissario straordinario agli ospedali che non sarà, come proposto dal centrodestra, Bertolaso.  E’ stato dato, questo delicatissimo incarico, a Domenico Arcuri, che si coordinerà, con il Capo della Protezione civile, Borrelli. La realtà è che il Covid – 19 si sta espandendo in Europa, costringendo i governi ad assumere le stesse decisioni, prese dal governo italiano. Spagna e Francia hanno iniziato a chiudere scuole e università, in Francia anche Louvre.  Bar, ristoranti, e tutte le altre altre attività non assolutamente necessarie, dovranno abbassare le serrande. C’è molta preoccupazione nelle famiglie ma non  panico ed anzi, in alcune città, sono state esposte la bandire tricolore e le famiglie, di alcuni quartieri, con l’aiuto di appassionati di strumenti musicali, hanno intonato più volte l’inno nazionale vergato dal Mameli. Un modo come un’altro per comunicare la volontà, tipica degli italiani, di vincere anche questa battaglia. ed uscire dall’isolamento necessario per evitare contagi. Il problema più importante, a parte i numerosi provvedimenti governativi che, sono passati o passeranno in Parlamento, dove la minoranza collabora, per evitare perdite di tempo ingiustificabili.  C’è da supportare, senza più attese, il personale medico e infermieristico che, non potuto rispettare i turni, per assistere i pazienti. Personale che  comincia mostra eccessiva stanchezza, causa di pericoli di contagio per loro e per un’assistenza meno puntuale per i pazienti: la stanchezza eccessiva provoca inevitabili errori. Non è il tempo dei tentennamenti: c’è da immettere subito nuovo personale per consentire un riposo non più rinviabile a chi rischia la vita per compiere il proprio dovere. Così come, va anche posto in evidenza che, in alcuni ospedali, a questo ci dovrà pensare Arcuri, vengono ritardate cure ed interventi chirurgici, per un personale che deve far fronte al Covid – 1 o comunque cedere letti e spazi, dove allestire nuove corsie. Una situazione d’emergenza che richiede velocità nelle  decisioni. Un ulteriore ritardo non sarebbe  più comprensibile anche alla luce delle decisioni comunicate dalla Presidente della Commissione UE, Leyen,

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