Roma – Coronavirus: Il Cdm dichiara lo stato d’emergenza. Rispettare i cinesi

Inevitabile. Il Cdm h dichiarato l’emergenza nazionale,  per l’epidemia di coronavirus che si sta diffondendo, in tutti i Paesi. Il primo focolaio com’è noto ha avuto inizio nella città cinese di Wuhan, una grande città ma poco conosciuta al mondo intero. Lo stato di emergenza, è stato spiegato,come il rischio sanitario è stato limitato a sei mesi. Stanziati 5 milioni di euro e saranno garantiti i servizi di assistenza ai cittadini, italiani e stranieri, oltre ad interventi sul territorio, con mezzi e poteri straordinari. Sarà la stessa protezione civile, organismo in allerta 24 ore su 24, ad occuparsi di questa nuova emergenza a partire da domani mattina. tutte le strutture sanitarie del Paese sono stata allertate e disposto che, sempre da domani, saranno sospesi tutti i voli, da e per la Cina. Una misura in realtà che poteva essere presa anche prima una volta che, le agenzie di viaggio, avevano già fatto prenotazioni in Italia di una vasta rappresentanza cinese, che aveva scelto il nostro Paese, per festeggiare il loro capodanno. Il ministro alla Salute, Speranza, ha sottolineato che si tratta  di un provvedimento cautelare, sul piano internazionale, dopo che dall’OMS era stato dichiarato lo stato di emergenza globale. In pratica sono stati attivati, gli stessi sistemi e protocolli assunti, nel 2003 per la Sars. Intanto la coppia di cinesi positivi, per i sintomi polmonari, sono stati ricoverati allo Spallanzani così per altri 12 cinesi he presentavano sintomi modesti ed altri 9, di altra comitiva, dopo li accertamenti sono stati dimessi: le analisi sono risultate negative. Intanto in Cina si sta combattendo una vera battaglia contro il “demone” del coronavirus. I morti sono 213 e i contagiati quasi 10 mila. Ma l’epidemia ormai si presenta, non solo nei Paesi asiatici ma ben oltre e, in queste situazioni occorre collaborare tutti insieme per debellare un male che, con le accortezze del caso, può essere vinto. Pulizia massima, evitare di dialogare troppo vicini l’uno all’altro: il consiglio dei sanitari è mantenere un  metro di distanza, lavarsi le mani in continuazione e non tossire o starnutire, senza mettere le mani sulla bocca. Inoltre sono già iniziate le lamentele: le mascherine non si trovano più e c’è chi le cerca affannosamente. Molto probabilmente si dovrebbe anche far sapere che, quelle di uso corrente, non servono a nulla. E’ bene comunque che il governo si faccia carico di sollecitare le mascherine utili ad evitare contagi, è una ulteriore forma di sicurezza che va fornita, ovviamente, dietro pagamento. Su questo argomento così delicato, niente terrorismo: tutti insieme per superare un momento difficile che richiede tranquillità e sicurezza nello svolgimento della vita quotidiana. Inoltre va aggiunto che i cinesi non c’entrano nulla per questa epidemia: rispettateli come lo devono essere quanti, da ospiti o turisti, sono nel nostro Paese!

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