Roma – Dati Covid – 19, buoni ma di poco. Decessi in 24 ore 619 nel totale 19.458

Il quadro della situazione illustrata, come consueto, dal capo della Protezioni civile Borrelli, non sono del tutto rassicuranti, anche se non mancano alcuni dati che possono essere considerati buoni.  I malati sono 100 mila 269 con un incre mento rispetto a ieri di 1996 unità. Le vittime del coronavirus sono 19.438,  619 nelle ultime 24 ore. I guariti 32.934 cioè  2071 in più  nelle ultime 24 ore. Il conteggio totale  tra guariti, contagiati e deceduti  ammonta a 152. 271 con un incremento di 4.694. Nel contempo scendono i ricoveri in terapia intensiva: 3.381 meno 116 da ieri mentre, i 100 mila 269, sono così collocati: 28.144 , meno 98 rispetto a 24 ore fa, ricoverati. mentre 68.744 sono stati collocati ai domiciliari per la quarantena. A parte i dati, il mondo politico è nervosamente in movimento. il segretario del Pd, da poco tempo guarito dal Covid – 19 ha richiamato il governo perchè faccia presto, a far giungere il denaro nelle tasche delle persone, affinchè possano vivere questi giorni in modo più sereno. Questo – ha affermato Zingaretti- è il momento di agire e non di parlare. Il segretario del Pd ha plaudito che  a capo della cabina di regia è affidata a Colao e con lui, ha ribadito, abbiamo bisogno di costruire un nuovo modello di sviluppo. L’intero intervento del segretario del Pd è stato fortemente polemico, per troppi passaggi, quando non c’è tempo  in quanto  lavoratori e famiglie attendono quanto promesso. Lo stesso governatore della Lombardia, Fontana, davanti ai rimpalli di Roma, sulla cassa integrazione, ha sostenuto:” Se a Roma perdono altro tempo, provvederemo noi come Regione, non è possibile lasciare allo sbando chi poi viene sollecitato a produrre. Bisogna essere veloci, per l’attuazione dei provvedimenti approvati e ogni minuto di ritardo, è ingiustificabile. Ci sono famiglie in attesa dei versamenti, ma o la politica o la burocrazia rallentano tutto”. Dal canto loro le organizzazioni sindacali si attendevano, come avevano concordato con Conte, che i versamenti dovuti avvenissero subito, ma così non è stato. C’è qualcuno che frena e bisognerebbe sapere chi è, soprattutto sapere come passerà la sua Pasqua quando, molti altri sono rimasti a secco e non hanno avuto  il denaro per l’acquisto del cibo. Lo si può dire: quello che sta accadendo oggi, nella storia repubblicana, non era mai successo prima.

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