Roma – Dati da brivido, ma L’ISS li considera buoni. Bisogna resistere ancora

I dati forniti dal Capo della Protezione civile Borrelli, nel consueto incontro con la stampa, confermano che, con tutte le cautele e con gradualità, i sacrifici di tutti gli italiani sono serviti e, serviranno ancora, per sconfiggere il coronavirus che è stato costretto, dalla serrata, ad arretrare. I dati  fanno ancora paura ai profani ma non all’Istituto Superiore di Sanità dove, il direttore, ha fatto le sue considerazioni positive dall’alto della sua esperienza e di quella del suo staff. I gua riti sono 15.729,  cioè in sole 24 ore sono stati dichiarati tali in  1.119. I malati 77.635 con un incremento, nelle ultime 24 ore, di 2107 persone. Nel totale i contagiati hanno raggiunto i 105 mila ed i  792 ed i morti 12.428, quindi 837 in più da ieri ad oggi. I ricoverati da 1.276 del 26 marzo, ad oggi, ridotti a 397 ed in Terapia Intensiva, dai 120 del 26 marzo ad oggi, 32. Si torna a ripetere cifre da capogiro ma, considerate dagli esperti, molto positive per due considerazioni: ha funzionato il “tutti a casa” ed anche l’osservanza delle raccomandazioni della massima igiene personale  ha funzionato. Ora, come già scritto, niente entusiasmi, il temibile nemico non è stato sconfitto e, potrebbe tornare a colpire se si abbassassero le ristrettezze imposte che, non sono state poche o facili da osservare. Ma è il risultato ottenuto che conta. Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro sostiene che siamo sulla strada giusta ed i laboratori, non solo farmacologici di tutto il mondo, sono al lavoro per liberarci da questa minaccia. Mollare adesso sarebbe un errore gravissimo ed un aiuto al coronavirus che, ha danneggiato e devastato, il mondo intero. Bisogna resistere fin quando c’è il pericolo di essere contagiati. Saranno gli scienziati a dirci quando l’allarme sarà cessato. Le notizie di questa sera, alla luce delle spiegazioni fornite, sono la prima boccata d’ossigeno, per una popolazione che ha dimostrato di accettare disagi di non poco conto.

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