Roma – Desidèe: Campi di concentramento per assassini e clandestini

L’orrendo omicidio volontario, della sedicenne Desirèe, consumato dal branco, deve richiamarci tutti alla realtà. La poco più di una ragazzina, la vittima, è stata indotta a ad assumere la miscela mortale, facendole credere che si trattava solo Metadone. Il branco assetato di sesso ha ripetutamente violentato la vittima, come in un sacrifico umano al Dio della droga. Ma c’è di più, in questa ributtante storia, tra crimine e barbarie, c’è la frase terribile ed inumana: ” Meglio lei morta che noi in galera”. La polizia ha già portato, a tempo di record, dal gip tre tra i responsabili del terrificante omicidio. Il magistrato, Maria Paola Tommaselli, si è trovata davanti i tre, di cui uno ha parlato, Mamadou Gana, mentre gli altri due Brian Mintoh e Alimo Chima hanno taciuto. Il branco ha consumato anche il sesso sulla povera Desirèe, uno sfregio indegno anche tra beste immonde. Infine il branco, composto da altre persone ricercate e che non riusciranno ad evitare la rete della polizia, hanno anche deciso, quando si poteva ancora salvare la vita della ragazza di non chiamare i soccorsi. Questi assassini, se lo metta in mente il ministro Salvini, non sono degni di scontare la pena nelle nostre carceri, sovraffollate, ma con troppi  diritti concessi ai detenuti, da non estendere, a questo tipo di orrendo omicidio, freddamente calcolato. Il ministro che ha bloccato i porti, ha minacciato di chiudere gli aeroporti, ha dichiarato guerra alle Ong ed ha sigillato gli sbarchi, ora deve abbracciare l’unica soluzione possibile per ridare fiducia agli italiani e scoraggiare, altre indescrivibili ed orrende cronache. Rastrellare tutti coloro che, al di là del colore della pelle e della nazionalità, non hanno diritto di restare nel nostro Paese, trasferirli in uno dei tanti luoghi montani abbandonati dagli abitanti, erigere mure alte e insuperabili munite di controlli elettronici, dargli da mangiare, bere e un giaciglio dove dormire, in cambio del loro lavoro, per i luoghi dove devono stare più abitabili. Istruirli nel rispetto della nostra Costituzione, e sui diritti e doveri di chi entra in Italia illegalmente. Soluzione questa per chi non è possibile rimpatriare. La peggiore cronaca è stata scritta da questi immigrati clandestini che, per il loro status criminale  sono pericolosi per tutti. Si dirà, a Bruxelles o all’Onu, o dai Tribunali dei diritti umani, che sono campi di concentramento, lo si dica pure. Non saranno i campi di sterminio nazisti ma luoghi sigillati, dove detenere i barbari, per garantire la serena vita quotidiana agli italiani oggi giustamente molto allarmati.

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