Un no secco all’astensione. Si tratta di elezioni molto importanti che chiama gli elettori alle urne per esprimere, un loro diritto – dovere per scegliere, da chi essere governati. Rifugiasi nel ” Non mi interessa”, ” Tan to nessuno vince, torneremo a votare” non ha senso. Occorre che ciascun elettore si assuma le sue responsabilità e non “deleghi” altri a scelte che riguardano, il presente ed il futuro della nazione, per gli impegni na zionali e internazionali che dovranno essere presi, nei prossimi mesi. Gli aventi diritto per eleggere i deputati sono 46. 604.925 , compresi i diciottenni. Mentre per il Senato, votano i venticinquenni e gli elettori scendono a 42.871.725. I deputati saranno 618 e i senatori 309. Chi ha votato all’estero ha eletto 12 deputati e 6 senatori. Il calcolo del Rosatellum richiederà molta pazienza nel conoscere i risultati finali . 1/3 dei seggi è assegnato, sia al la Camera e sia al Senato con il maggioritario mentre, i 2/3 con il proporzionale. Il maggioritario eleggerà 232 deputati e 116 senatori mentre con il proporzionale, calcolo nazionale, assegne rà 386 seggi alla Camera e 193 al Senato. Si tratta di plurinominali quindi, sapere chi è stato eletto non sarà possibile nel brevissimo tempo, ma si dovrà attendere che l’intero scrutinio sia concluso. Un appuntamen to elettorale da non perdere e da affrontare con discernimento. La campagna elettorale è stata diversa dalle per il sistema di voto prescelto dal Parlamento uscente. Va rammentato che non esiste il “governo del Presidente ma, solo quello, che avranno scelto gli elettori. Al Capo dello Stato spetta il compito, una volta eletti i Presidenti di Camera e Senato, dal 23 marzo in poi, convocare i nuovi vertici delle Camere, quelli del la passata legislatura, altri personaggi di spicco e quindi i segretari delle diverse forze politiche. Dopo le consultazioni Mattarella avrà le indicazioni necessarie, su chi potrà garantire un governo stabile grazie ad una maggioranza coesa.