La maggioranza Pd, M5S, LeU, cespugli di sinistra è in difficoltà per la prescrizione, difesa a spada tratta dal ministro per la Giustizia Bonafede, oggi approdata alla Camera. Per evitare uno scontro, tra M5S e Pd, che punta ad una soluzio ne che elimini, una prescrizione infinita, ma punta a tempi prestabiliti per terminare i processi, così come ha ripetutamente chiesto anche Italia Viva, ha ottenuto la via del rinvio in Commissione ,del Progetto di Legge Costa, proposto dalla minoranza. Se fosse andato in votazione avrebbe ottenuto il sì anche del gruppo che fa capo a Matteo Renzi. Con 72 voti di differenza, il Pdl Costa è stato rispedito in Commissione ed è stato evitato, lo scontro del Pd con il Guardasigilli, che non ha alcuna intenzione, almeno fino ad oggi, di tornare sui suoi passi. Il via libera al Pdl della minoranza, avrebbe bloccato l’abolizione della prescrizione infinita, entrata in vigore il primo gennaio scorso. Il tentativo in atto, da parte della maggioranza, è quello di trovare una soluzione condivisa, cioè che non sia quella del ministro Bonafede e non sia nemmeno quella proposta dal Pd. Per la minoranza, ha preso la parola la Gelmini, che ha accusato la maggioranza di rinviare i provvedimenti per mancanza di accordi su tutto. Oggi si è evidenziato lo sbandamento dei deputati del M5S che hanno seguito, le decisioni prese dal Pd e LeU, su una riforma ottenuta da un loro ministro e difesa, dall’ex capo politico del Movimento, Luigi Di Maio. Lo scollamento nella maggioranza è sempre più evidente e i deputati 5S appaiono, in palese difficoltà, per mancanza di una strategia comune. Arrivano in Aula con idee diverse sul da farsi. Vito Crimi, reggente della responsabilità di capo politico del Movimento, non riesce ad esprimere, compiutamente la sua funzione, in quanto si trova a discutere con parlamentari che si sentono svincolati dal ricevere ” ordini di scuderia”. Ed è indubbio che anche nel Pd ci sia, identica difficoltà, con un alleato di coalizione che si sta dividendo in gruppetti, che passa dal M5S al misto o che tratta collocazioni in altri partiti in cambio di collegi sicuri. Tra l’altro l’Anm ha duramente attaccato la soluzione a tempo della prescrizione, significando che non c’è responsabilità da parte del singolo magistrato per i ritardi nella conclusione dei processi, in quanto il carico delle pratiche da trattare, è assegnato da altre figure presenti nei Palazzi di Giustizia.