Roma – Fino al 3 maggio in casa. Sacrificio per non aiutare il Covid – 19 a colpirci

Diciamolo è dura la restrizione in casa, dura ma necessaria, molto più oppressiva per chi ha un’abitazione… di una sola stanza, con cucina in alcova ed un bagno. Anziani, vecchi e bambini sono quelli che soffrono di più, anche se alla fine ci si abitua a tutto. I nonni, i sopravvissuti, raccontano cos’è la vera guerra, quella con i bombardamenti, della corsa ai rifugi seduti per terra, con una sola candela accesa, in attesa che le bombe non cadano più e si usciva dai rifugi  ldove lo spettacolo che si presentava – viene narrato – non era dei migliori. Da persone squarciate a pezzi, fino al sangue che era schizzato, sulle pareti degli edifici o pavimentazioni stradali. Diciamolo è dura ma resistere è un obbligo, non solo morale per la comunità, ma lo è anche per noi stessi. I dati della Sanità, non sono ancora tali, da garantirci di uscire, sia pure con mascherina e mantenendo le distanze di sicurezza. Sarebbe irresponsabile, dopo tanti sacrifici, tornare nuovamente al punto di partenza. I Paesi che non ci hanno seguito, su questa strada di chiudersi in casa e fare solo delle brevi sortite per la spesa, mai per un solo giorno, così come per recarsi in farmacia, lo stanno facendo ora. Oms e l’Iss, non sono certi che è possibile aprirsi, ad un minimo della vita normale, che si faceva prima. Questo terribile coronavirus che, in 188 Paesi, ha contagiato per quanto accertato, 1 milione e 600 mila persone ed ha ucciso 95 mila vittime innocenti della Pantemia. Basta considerare che, nel Regno Unito, solo in una giornata sono morte 1000 persone, dati del ministero della Sanità. E che in Spagna i decessi sono stati 16 mila. Per non parlare degli Stati Uniti dove i contagiati accertati, sono 487 mila, con migliaia e migliaia di vittime da perdere il conto. Gli americani non sono  uguali nemmeno davanti alla morte. Scioccante. Chi non ha il denaro per funerale e cimitero viene sepolto, in fosse comuni, e a New York, epicentro dei decessi, la fossa è stata realizzata a Hart Island al largo dei Bronx. Davvero scioccante le immagini scattate dall’alto: ci hanno lasciato senza fiato. E’ giusto resistere tra  le mura di casa, salutare dalla finestra i figli che si fermano, fugacemente per un saluto, per passare la giornata tra una lettura di un libro o pubblicazione, una conversazione con i familiari prima impossibile,  perchè ” bisognava lavorare” e non c’era tempo per occu parsi di altro. Questo stop, ad una vita convulsa e diciamolo, anche confusa c da il tempo di pensare. Il coronavirus ci ha spaventato e morire per un’imprudenza non è una soluzione intelligente. La vita ha sempre un valore, l’ha quando si è giovani ed anche quando si è aventi con l’età. Forse, ma solo forse, dal 3 maggio saranno consentite delle uscite oggi proibite. Non sarà certamente la politica a decidere, sarebbe stolto. Chi governa  chiederà agli scienziati, ai quali spetta l’onere di dare i necessari consigli, che saranno emanati, per loro e per noi, con altre ordinanze. Il “diario” di questi giorni sarà molto utile per quanti potrebbero trovarsi in identiche situazioni e non dimentichiamo un fatto importantissimo, oggi c’è la televisione, la radio,  leggere e conversare, vedendoci con i telefonini, cioè si ha la possibilità di non sentirsi mai soli. Abbiamo mezzi che se apprezzati, per il valore che hanno, possono essere di grande aiuto. E perchè no anche l’uso del giradischi che ci rammenti epoche della nostra vita, quasi sempre legate, ad una melodia. Pasqua e Primo maggio in casa, certo è la prima volta che accade ma anche queste, date molto significative, basta affrontarle con lo spirito giusto: il Covid – 19 è aggressivo tanto da evitarlo sempre. Aiutiamo la scienza a sconfiggerlo. Si tornerà alla vita di prima? E’ un domanda che non ha risposta: il “segno” rimarrà. I problemi veri da affrontare e risolvere sono ben altri: dall’assicurare a tutti il cibo quotidiano, riattivare fabbriche grandi medie e piccole, artigianato e agroalimentare. Pagamento di cassa integrazione o sussidi, stipendi e pensioni. Resistere si deve: 22 giorni non devono costituire un “muro” di tempo invalicabile. Uscite anche a ” scaglioni” der sgranchire le gambe e liberare la mente dal ” segno” dei sacrifici fatti.

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